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04 Ottobre 2024 - 11:40
Il Festival delle Colline Torinesi 2024 porta in scena spettacoli internazionali e italiani, per riflettere sul tema dei confini/sconfinamenti
Qual è il ruolo dell'arte in un mondo in costante cambiamento? Questa domanda trova una risposta eloquente nella 29ª edizione del Festival delle Colline Torinesi, che si terrà dal 12 ottobre al 10 novembre. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro, che vedrà Torino trasformarsi in un palcoscenico vibrante di creatività e riflessione.
Con 7 prime assolute, 6 nuove produzioni e un totale di 15 spettacoli, il Festival delle Colline Torinesi, organizzato e amministrato da TPE Teatro Astra in collaborazione con Fondazione Merz, si conferma come uno degli eventi più attesi del panorama teatrale autunnale.
Per il secondo anno consecutivo, il Libano sarà il Paese ospite del festival. Nonostante le sfide politiche e sociali che il paese sta affrontando, la scena artistica libanese continua a brillare per la sua vitalità e innovazione. Tra i protagonisti, Chrystèle Khodr, artista di Beirut, presenterà "Ordalie" il 30 e 31 ottobre al Teatro Astra. Un'opera che esplora la ciclicità della guerra e della distruzione, interrogandosi su come spezzare questo ciclo incessante.
Il festival si apriràcon due eventi di grande impatto. El Conde de Torrefiel con "La Luz de un lago" (12 e 13 ottobre, Teatro Astra) offrirà una riflessione sonora che evoca il passato e immagina il futuro. Parallelamente, Romeo Castellucci presenterà "Senza Titolo" (12 e 13 ottobre, Fondazione Merz), un'opera che trasforma corpi e gesti in suono e preghiera. Entrambe le performance incarnano il linguaggio innovativo e sperimentale che è il marchio di fabbrica della rassegna.
Il tema del festival è confini/sconfinamenti con l’attenzione rivolta soprattutto alle vite dei migranti, del passato e del presente, alle guerre e ai conflitti, ma anche alle contaminazioni linguistiche tra l’arte e il teatro. Il palinsesto presenta artisti e artiste italiane e internazionali, per far entrare il mondo nel teatro e dal teatro guardare al mondo.
Il festival si arricchisce ulteriormente grazie alla letteratura, con produzioni ispirate a grandi autori del passato. Giovanni Ortoleva propone "Pagina" (1 e 2 novembre, Fondazione Merz), tratto dal "Cavaliere Inesistente" di Italo Calvino, mentre Madalena Reversa rilegge "Salomè" di Oscar Wilde (18 e 19 ottobre, Lavanderia a Vapore) in una chiave coreografica.
Per maggiori informazioni e per acquistare i biglietti, visita il sito https://www.fondazionetpe.it/.
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