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L'analisi

In tre mesi sono caduti 242 alberi: «In 4 anni crolli aumentati del 600%»

I danni dei temporali estivi. Firrao: «Dal 2021 situazione sempre più critica»

L'albero caduto ai giardini Lamarmora

L'albero caduto ai giardini Lamarmora

Tra giugno e agosto sono 242 gli alberi caduti e/o danneggiati in città. Un numero allarmante se si considera che «i crolli sono aumentati del 600% in quattro anni» come ha precisato il consigliere comunale di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao. È l’effetto dei violenti acquazzoni, dei temporali e delle grandinate che hanno flagellato la città quest’estate.

Eventi estremi

Come riporta una nota dell’assessore al Verde, Francesco Tresso, dal primo giugno Torino ha dovuto far fronte a cinque eventi meteo estremi che hanno portato a 400 segnalazioni da parte della cittadinanza. Con numeri da capogiro, ma non in positivo: come 242, ossia il numero di piante che hanno dovuto fare i conti con il maltempo. «Solo nel 2023 - ha precisato Tresso -, gli eventi atmosferici pesanti sono aumentati del 22% rispetto all’anno prima».

Un albero crollato al Michelotti

«I dati ci dicono che in quattro anni i cedimenti degli alberi in città sono aumentati del 600% - ha aggiunto Firrao -. Un numero che deve prevedere un adeguato monitoraggio preventivo. Non può capitare che cada un albero in un giardino e dopo due mesi ne cada un altro nello stesso punto». Con riferimento all’episodio accaduto a inizio settembre in piazzetta Lamarmora lato via San Dalmazzo, nel centro della città. Una pianta che fa parte del giardino Lamarmora, specie “Pterocarya fraxinifolia bicormica” (con due fusti) di circa 20 metri di altezza e circa 115 centimetri. di diametro del fusto. L’ultimo controllo, risalente al 2022 (comprensivo di tomografia al colletto), non aveva evidenziato particolari problematiche.

Un albero caduto in via Lega

L’albero sul tetto

Tra i tanti crolli registrati, fa specie quello di strada Mongreno. Con un albero caduto su un tetto e radicato in area demaniale, di competenza della Regione. Motivo per cui saranno gli operai forestali a occuparsi, in modalità ancora da stabilire, della rimozione della pianta. «I nostri alberi sono costantemente oggetto di censimento - ha precisato Tresso -. Con l’attuale appalto sono stati fatti 50mila controlli e ne sono stati ordinati altri 15mila che verranno fatti entro l’inverno».

L'albero crollato in strada Mongreno

Le zone più colpite

Le circoscrizioni maggiormente colpite sono state la 8 e la 2, in modo particolare nell’area di Mirafiori sud. I primi interventi si sono concentrati sulle aree più colpite e con situazioni di pericolo maggiore (via Formiggini e strada delle Cacce, Giardino di via Fleming, Giardino Pugno di via Roveda, Giardino Ravera di via Farinelli). Cedimenti arborei importanti si sono registrati anche nelle aree verdi di alcune scuole (la Salvemini di via Negarville, dove è stato riparato in tempi record il tetto che era stato scoperchiato dal maltempo ma anche le aree verdi del plesso Castello di Mirafiori, della scuola di piazza Jona, la Mariele Ventre di via Plava, la scuola di via Isler) dove gli interventi sono partiti e si concluderanno in tempo la riapertura. Danni di entità minore ai Giardini Reali, al Valentino, al Rignon, alla Tesoriera, in piazza d’Armi, al parco Confluenza.

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