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Economia & Territorio

Micromprese: ecco perché (con 900 miliardi di fatturato) sono una ricchezza solo italiana

I dati del Research Department di Intesa Sanpaolo e il programma Crescibusiness

Micromprese: 900 milioni di fatturato e 7,5 milioni di lavoratori, scommessa sul benefit

Le microimprese, ossia quelle con meno di dieci addetti, rappresentano il 95% del totale delle imprese industriali e dei servizi in Italia, secondo i dati del Research Department di Intesa Sanpaolo. Con oltre 4 milioni di realtà attive, queste imprese danno lavoro a 7,5 milioni di persone, pari al 42,3% dell’occupazione complessiva.

Questa peculiarità distingue il tessuto imprenditoriale italiano da quello di altri Paesi europei: in Germania le microimprese impiegano solo il 20% degli addetti, in Francia il 27%, mentre la Spagna si avvicina all’Italia con un 34%, comunque otto punti percentuali in meno.

Crescita e valore economico delle microimprese

Nonostante le dimensioni ridotte, le microimprese italiane contribuiscono significativamente all’economia nazionale grazie a una strategia focalizzata sulla qualità e sulla flessibilità. Nel 2022, il fatturato generato da queste aziende ha raggiunto i 901 miliardi di euro (21,5% del totale), mentre il valore aggiunto si è attestato a 272 miliardi di euro (27,2%).

Questo segmento imprenditoriale, pur avendo un impatto rilevante, presenta ampi margini di miglioramento, specialmente nei settori dell’innovazione e della digitalizzazione. Nel biennio 2021-2022, solo il 32,6% delle microimprese ha avviato processi innovativi, mentre l’adozione di software per la gestione aziendale si ferma al 29,4%.

Sostenibilità ambientale e sociale: una sfida da cogliere

Il tema della sostenibilità rappresenta un’opportunità strategica per le microimprese. Il 34,5% delle aziende ha già adottato iniziative per migliorare la sostenibilità ambientale, con percentuali più alte nell’industria manifatturiera (43,6%). Tra le azioni più diffuse:

  • Trattamento dei rifiuti e raccolta differenziata (27,3%)

  • Uso di materiali riciclati (13,7%)

  • Monitoraggio dei consumi idrici (8,4%)

  • Piani di efficientamento energetico (8,2%)

  • Adozione di fonti energetiche rinnovabili (4%)

Per quanto riguarda la sostenibilità sociale, il 29,3% delle microimprese ha implementato misure dedicate, con un focus sulla salute e sicurezza dei lavoratori (24,3%), sulla sicurezza dei prodotti (14,4%) e sul benessere dei dipendenti (9,2%).

CresciBusiness Progettiamo Sostenibile: l’iniziativa di Intesa Sanpaolo

In risposta alla crescente necessità di innovazione e sostenibilità, Intesa Sanpaolo ha lanciato la seconda edizione di CresciBusiness Progettiamo Sostenibile, un programma dedicato alle microimprese nei settori dell’artigianato, del commercio, del turismo e della ristorazione.

I numeri del progetto:

  • Oltre 2.000 aziende candidate

  • 120 realtà selezionate con progetti di sostenibilità

  • Tour di 40 giorni dal 28 febbraio al 9 aprile

  • Investimenti per 5 miliardi di euro in digitalizzazione e sostenibilità

Il tour dopo Torino toccherà Milano, Roma e Firenze, ma anche centri minori come Busto Arsizio (VA), Tempio Pausania (SS) e Capannori (LU), valorizzando le eccellenze locali.

Impatto della sostenibilità sulle performance aziendali

Le aziende che investono nella sostenibilità registrano performance migliori. Secondo la Ricerca nazionale sulle società benefit, tra il 2021 e il 2023, le microimprese benefit hanno visto un incremento del fatturato del 37,7% rispetto al 16,4% delle imprese tradizionali, e una crescita del valore aggiunto del 32,6% contro il 17,5%.

Anche l’adozione di impianti di autoproduzione di energia si rivela vantaggiosa: le aziende che hanno puntato sulle rinnovabili vantano una marginalità quasi doppia rispetto a chi non ha intrapreso questa strada.

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