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IL DIBATTITO
01 Marzo 2025 - 09:05
Sempre più negozi chiusi - foto d'archivio
Grandi imprese, centri commerciali, minimarket aperti anche di notte: una concorrenza sleale per il piccolo commercio che apre le porte alla criminalità. E sempre più saracinesche si chiudono.
Questa è la situazione che i commercianti di Barriera di Milano si trovano ad affrontare, descritta nel dibattito organizzato dalla giornalista Paola Gatti. I problemi principali sono legati all’insicurezza, al fiorire della grande distribuzione e la sempre più diffusa abitudine di acquistare online.
L’assessore comunale al Commercio, Paolo Chiavarino ha affermato: «Barriera è una zona che sappiamo avere molti problemi, problemi che sono stati segnalati in tutti modi dalla cittadinanza e in particolare dai commercianti. Sarà finalizzato un fondo (Pon Metro Plus), di un milione di euro che potrà essere distribuito tra i negozianti di Barriera e Aurora, per potersi rifare. E poi 3 milioni e 700mila euro che saranno spalmati sul territorio cittadino ma con una premialità a questa zona. Il tutto questo unito a una lotta per la sicurezza». Il consigliere ha ricordato l’attivazione delle zone rosse e il divieto di vendita, in particolare sugli alcolici, da dopo le 21.
Un atteggiamento positivo che non ha però incontrato il parere dei commercianti presenti: «Non serve a niente, tanto non vengono a controllare. Loro fanno tutto ciò che vogliono. Però se poi io metto anche solo un vaso fuori dal negozio ecco che compare il vigile a farmi la multa», ha esclamato una commerciante.
Il presidente della Circolazione 6, Valerio Lomanto, ha sottolineato come sempre più attività storiche lascino il posto «ai soliti minimarket o attività straniere». Ha portato anche alla luce un particolare: tra il continuo spuntare di nuove attività, ci sono sempre più parrucchieri. E questi insieme ai minimarket, a differenza dei commercianti a cui è imposto il coprifuoco alle 17, restano aperti fino a tardi. «Non capisco, siamo sempre in Ramadan?», chiede ironicamente il presidente alludendo alla crescente presenza di abitanti stranieri.
Maria Luisa Coppa, presidente Ascom: «Dobbiamo ringraziare i nostri commercianti. Premiamoli e diamo risorse affinché rimangano, perché sono loro a tracciare la storia e la vita di un territorio. Ci troviamo a combattere con multinazionali che chiedono di poter aprire grandi magazzini ad uso commerciale. Ma la politica gli consente di avere l’utilizzo industriale, così pagano di meno. Ma c’è un politico che lo dice? Riconoscere il valore dei commercianti vuol dire anche non mettergli i bastoni tra le ruote. Sia la destra che la sinistra non ha mai difeso le piccole imprese. Quando c’è un centro commerciale da aprire, alla fine il potere dei soldi e dei grandi gruppi vince».
«Chi apre un'attività è un'eroe - ha concluso Lomanto - Ma chi la apre a Barriera lo è ancora di più».
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