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Corsie preferenziali, le telecamere sono ancora spente ma già da rivedere. Ecco le parole del sindaco

Installate in via Vanchiglia e corso Sommeiller. La prima preoccupa per le multe causate dalle auto in doppia fila, la seconda ha mandato in tilt il traffico

Corsie preferenziali, le telecamere sono ancora spente ma già da rivedere. Ecco le parole del sindaco

Corsie preferenziali, le telecamere sono ancora spente ma già da rivedere. Ecco le parole del sindaco

Non sono ancora state attivate, ma qualcosa è già da rivedere.

Non smettono di far discutere le telecamere sulle corsie preferenziali Gtt, installate per cogliere sul fatto e multare gli automobilisti che le percorrono senza averne diritto. Le prime sono state attivate in corso Vittorio Emanuele II, seguite da quelle in largo Orbassano e corso Rosselli. Ma altre ancora, nei piani del Comune, si accenderanno nei prossimi mesi. Tra queste, ce ne sono due che però stanno già facendo discutere animatamente, anche se per motivi differenti. E per le quali ieri lo stesso sindaco Stefano Lo Russo ha preannunciato che potrebbero esserci novità: «Il problema c’è e stiamo valutando come ottimizzare ogni fattispecie».

Nel mirino, in particolare, ci sono le due telecamere che dovrebbero sorvegliare le corsie preferenziali di via Vanchiglia e sul cavalcaferrovia di corso Sommeiller. Il sindaco ne ha parlato ieri mattina, intervenendo in diretta su ToRadio e rispondendo ai dubbi di un ascoltatore riguardo alla telecamera di via Vanchiglia, strada da sempre gravata da un problema ben noto: «Come si fa a evitare la multa se si è costretti a invadere la corsia per evitare un’auto parcheggiata in doppia fila?». «Il problema c’è - ha ammesso il primo cittadino - prima di tutto bisogna togliere il meccanismo della doppia fila. Poi stiamo valutando come ottimizzare questa fattispecie». Una valutazione che il Comune non sta facendo da solo: in questi giorni, è in corso un confronto tra polizia locale, assessorato alla Viabilità e commercianti della via per capire se attuare eventuali modifiche prima dell’attivazione. In ogni caso, una risposta su cosa potrebbe accadere è già arrivata negli scorsi giorni, in consiglio comunale, dall’assessore Marco Porcedda, intervenuto per rispondere a una interpellanza presentata dalla consigliera Daniela Rodia: «In via Vanchiglia e comunque su tutte le corsie riservate - ha spiegato l’assessore - di norma non vengono emesse sanzioni ai veicoli che, per evitare un ostacolo si ritrovino ad essere costrette a occupare la corsia riservata». Come? «Nel momento in cui l’operatore di Polizia Locale visiona le immagini relative alla violazione, prima di verbalizzare l’illecito, valuta il quadro d’insieme, inclusi gli eventuali ostacoli che non hanno consentito il rispetto del codice della strada».

Diverso invece il problema di corso Sommeiller, dove è stato sufficiente installare i cartelli che avvisano della presenza delle telecamere per mandare in tilt il traffico. Qui infatti la corsia riservata ai mezzi pubblici è tracciata non su tutto il ponte ma solo nell’ultimo tratto: il risultato è che gli automobilisti, timorosi di prendere una multa non sapendo che la telecamera è ancora spenta, prima si incolonnano su due corsie e poi “stringono” su quella a loro riservata creando un imbuto i cui effetti, specie nelle ore di punta, sono facilmente intuibili. In più «c’è un tema legato a chi svolta a sinistra arrivando dal Valentino - ha detto ancora il sindaco in radio - Non si può. È in corso una verifica da parte degli uffici della viabilità per prevedere un sistema che tolga il problema».

Le parole del sindaco sono state commentate dal consigliere comunale Pierlucio Firrao (Torino Bellissima): «Accogliamo con soddisfazione le parole del sindaco Lo Russo sulla revisione delle due telecamere per il controllo delle corsie preferenziali di via Vanchiglia e corso Sommelier, che dal primo giorno abbiamo definito come “varchi trappola” utili solo per fare cassa».

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