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04 Marzo 2025 - 19:17
Dopo Torino, il «Piano Riboldi» sull’abbattimento delle liste d’attesa per le visite specialistiche negli ospedali è partito anche nell’area metropolitana. Da qualche giorno le visite in orari serali o nei fine settimana sono possibili per l'Asl To3 (Venaria, Rivoli, Grugliasco, Collegno, zona ovest, Val di Susa e Pinerolese), per l’Asl To5 (Chieri, Carmagnola, Moncalieri, Nichelino e territori limitrofi) dove si conta di tenere una media di mille prestazioni al mese fino a giugno in orario 17-19 in settimana e dalle 9 alle 13 il sabato e la domenica, e per l’Asl To4, l’azienda sanitaria che abbraccia un vasto territorio che va da Ciriè alle Valli di Lanzo, da Ivrea e il Canavese a tutta l’area di Chivasso, che ha presentato ieri il proprio piano nei dettagli.
L’obiettivo dell’Asl To4 è di arrivare a «2616 ore trimestre complessive suddivise tra le diverse specialità che annoverano le prestazioni Piano nazionale per la gestione delle liste d’attesa. Questo per andare incontro alle tante richieste dei pazienti del nostro territorio. Attualmente il progetto è stato plasmato per arrivare fino a maggio ma proseguirà con un secondo step previa verifica dell’efficacia di quanto messo in campo», spiega il direttore generale, Luigi Vercellino, che ha nominato la dottoressa Cristiana Caviolo quale “manager dei tempi d’attesa”.
Vercellino, che ha spiegato come in questo piano siano stati investiti 1.2 milioni di euro per i medici e 400mila euro per il comparto medici, ha anche ricordato come «l’aumento di produzione sia uno degli elementi per efficientare le liste d’attesa. Come Asl To4 siamo in linea con le prestazioni urgenti e brevi, dove non ci sono criticità. Ci sono invece su alcune differite. Come ha anche detto l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, bisogna lavorare da un lato sull’appropriatezza delle prescrizioni e dall’altra di gestire di default i pazienti cronici, che devono essere presi in carico subito con tempistiche certe e programmate nel tempo. Anche con presa in carico diretta». Come nel caso della Diabetologia, dove è partita la sperimentazione della presa in carico immediata.
Per quanto concerne le visite serali, sono state previste settimanalmente quattro ore per l’Ecocardio alla Cardiologia di Chivasso; tre per le prime visite di Endocrinologia sempre a Chivasso; mentre a Cuorgné saranno venti ore di Radiologia, suddivise in otto di Ecodoppler, otto per ecografie addome-collo-tiroide e quattro per Tac.
Nel fine settimana, invece, il piano prevede 215 ore settimanali con 60 ore di Cardiologia a Ciriè e Chivasso; 18 ore di Ortopedia a Ciriè; 80 ore di Radiologia fra Chivasso, Cuorgné, Ivrea, Strambino, Ciriè e Lanzo; le 52 ore di Urologia fra Chivasso, Ivrea e Cirié e le 17 ore di Otorinolaringoiatria a Ciriè. Inoltre, previste 16 ore per le mammografie ed ecografie al seno fra Ciriè e Strambino.
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