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Sanità

Convegno sull'Alzheimer a Torino: le sfide e le innovazioni per affrontare il maggior disturbo neurocognitivo in Piemonte

L'assessore alla Sanità Riboldi presente al convegno: "Dobbiamo puntare su assistenza e diagnosi precoce"

Convegno sull'Alzheimer a Torino: le sfide e le innovazioni per affrontare il maggior disturbo neurocognitivo in Piemonte

Si è svolto venerdì 7 marzo presso l'NH Hotel di via Porta Palatina 19 a Torino, il convegno dedicato alla malattia dell’Alzheimer, il maggior disturbo neurocognitivo che fino ad oggi ha colpito ben 166 mila persone in Piemonte. L’incontro ha visto la collaborazione dell’organizzatore Motore Sanità con il contributo incondizionato di Lilly e di Project Way.

Il convegno ha visto dottori, specialisti e professionisti del settore presentare le sfide della sanità per creare nuove traiettorie che migliorino le condizioni di vita dei pazienti che si trovano ad affrontare nella lotta contro l’Alzheimer, e questo è stato il monito che ha spinto varie associazioni sanitarie tra cui ASL e CDCD a collaborare per mettere a punto il nuovo PND, Piano Nazionale Demenze, con l’obiettivo di garantire una diagnosi precoce e sostenere le famiglie colpite.

Presenti all’incontro anche il Presidente della Commissione Sanità, Luigi Icardi, l’assessore alla sanità regionale Federico Riboldi e i Consiglieri della IV Commissione del Consiglio Regionale del Piemonte Paola Antonetto, Alberto Avetta, Gianna Pentenero e Laura Pompeo.

L'assessore Riboldo e la consigliera Pentenero 

Riboldi ha affermato come la medicina e l’oncologia abbiano fatto passi da gigante nella ricerca e come oggi la vera sfida sia quella delle demenze in generale, l'Alzheimer prima fra tutte: “Occorre correre ai ripari pienamente. Quando si parla di demenza non si parla esclusivamente della parte clinica, esiste una parte di cura e Torino è diventata una delle capitali dell’innovazione scientifica in questo ambito, ma quando si parla di demenza occorre lavorare nella società di chi è affetto da tali malattie e nel ruolo della famiglia”. 

L’assessore ha anche descritto i centri in cui i pazienti in stadi avanzati verranno seguiti, con gli spazi che replicano i vari ambienti della città per dare vitalità alla struttura, citando l’esempio di Casale Monferrato, realizzata dall’ASL, dal Comune e dalla fondazione Case di Riposo: “i pazienti che entrano nell’edificio, passano la giornata nella normalità, si può comprare il giornale, la mensa si chiama ristorante e i corridoi riproducono le vie commerciali della città”. 

Piero Secreto, Direttore dell’Ospedale di San Maurizio e moderatore dell’evento ha anche presentato il fondo di 34.9 milioni di euro, disposti dalla Regione Piemonte 2024-2026 che saranno investiti nella ricerca e nel mantenimento delle strutture.

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