Cerca

Il Borghese

Torino (sempre) Capitale dell'auto, ma ferma. Ecco perché

Dalle rotonde mal fatte al cavalcaferrovia, la vita difficile degli automobilisti

Torino (sempre) Capitale dell'auto, ma ferma. Ecco perché

Perché Torino odia i suoi automobilisti? Invece di vezzeggiarli, aiutarli perché, magari non come un tempo, sono clienti e foraggiatori dell’unica azienda di auto sul territorio, mette loro i bastoni fra le ruote. Anzi, più che altro gli toglie le strade.
L’ultima questione riguarda corso Sommeiller, che per i non avvezzi è quel cavalcavia che supera la ferrovia, collegando via Nizza a via Sacchi e corso Turati.

A questo incrocio, dove un tempo c’era solo la telecamera al semaforo contro i furbetti del rosso, ci sono le telecamere per il controllo della corsia riservata ai mezzi pubblici (il tram 15). La corsia riservata, però, inizia solo a metà del cavalcavia, sulla sommità. Così le auto, per evitare multe - anche se le telecamere sono ancora spente - devono cambiare corsia, andando a rallentare o intasare il traffico.

Per risolvere la questione, il Comune intende semplicemente allungare la corsia riservata su tutto il cavalcavia. Così il traffico si bloccherà direttamente in via Nizza: non è pessimismo, è matematica perché se dove c’erano due corsie, già trafficate, ne lasci una, il caos raddoppia.

Un’altra croce, dunque, dopo le corsie ciclabili che hanno dimezzato sempre via Nizza; l’incubo di piazza Baldissera dove sono cominciati finalmente i lavori per risolvere uno dei peggiori errori di progettazione della storia; l’assurdità della rotonda Maroncelli dove, giurano nei corridoi del Comune, si attuerà - quando? - lo stesso “Piano Lo Russo” di Baldissera; e via dicendo.

Quando parla di Stellantis, Torino ambisce a tornare Capitale dell’Auto. Ma non degli automobilisti, evidentemente. Forse il sogno è avere tante auto elettriche nuove, tutte debitamente parcheggiate (a pagamento).

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.