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Pontificato

Anniversario di Papa Francesco: i 12 anni che hanno fatto la storia del suo pontificato (e cambiato la Chiesa)

Dalla preghiera solitaria in Piazza San Pietro alla consacrazione di Russia e Ucraina, fino alla rivoluzione nella Curia

Anniversario di Papa Francesco: i 12 anni che hanno fatto la storia del suo pontificato (e cambiato la Chiesa)

Si festeggiano oggi, 13 marzo, i dodici anni di pontificato di Papa Francesco. Una celebrazione che avviene dopo uno degli anni più intensi mai vissuti dalla Chiesa cattolica, tra Giubileo, Sinodo, Concistoro, viaggi all’estero e in Italia. Anniversario che vede il pontefice ancora ricoverato presso il Policlinico Gemelli, accompagnato più che mai in questo giorno dalla preghiera dei fedeli dei cinque continenti, che vivono nella speranza che tra terapie e fisioterapie, il Papa torni presto a salutarli dalla balconata.

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, è stato eletto al soglio pontificio il 13 marzo 2013. Nel corso dei suoi dodici anni di pontificato, ha guidato la Chiesa cattolica attraverso numerosi eventi significativi, promuovendo riforme e affrontando sfide globali. Fu proprio la scelta del suo nome, chiaro richiamo a San Francesco d'Assisi, a far presagire un pontificato rinnovato rispetto ai precedenti, con un occhio rivolto verso l'umiltà e la vicinanza ai poveri.

Il Papa ha infatti subito iniziato a lavorare in questa direzione, collezionando negli anni una serie di eventi e traguardi memorabili. Il 27 aprile del 2014, ad esempio, si dedicò alla canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII. Un modo per rendere omaggio ai suoi predecessori: Giovanni XXIII è ricordato per aver avviato il Concilio Vaticano II, aprendo la Chiesa alla modernità, mentre Giovanni Paolo II ha attuato quelle riforme e rafforzato il ruolo globale del papato. Canonizzarli insieme ha sottolineato la continuità del rinnovamento ecclesiale e rappresentato un segno di unità tra diverse sensibilità cattoliche. E' stata la prima volta che due papi venivano canonizzati nella stessa cerimonia, alla presenza di due pontefici viventi, Francesco e Benedetto XVI.

 

Nel giugno del 2015 Papa Francesco ha continuato il suo lavoro di rinnovamento della chiesa, pubblicando l'Enciclica "Laudato si'". Con questo documento si aggiudica il primato per essere stato il primo papa a dedicare un'intera enciclica alla questione ecologica. Raccontando come il degrado ambientale sia strettamente collegato alle disuguaglianze sociali, parlando di "ecologia integrale", che unisce la cura del pianeta con la giustizia sociale.

Nel 2016 il Papa indice il primo grande evento del suo pontificato: il Giubileo Straordinario della Misericordia. Dall'8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016, indice un Anno Santo straordinario, invitando la Chiesa e i fedeli a riscoprire questo valore fondamentale. Così milioni di pellegrini hanno attraversato la Porta Santa della Basilica di San Pietro e di altre cattedrali nel mondo. Papa Francesco ha anche promosso gesti concreti di misericordia, come l’apertura delle Porte Sante nelle carceri e nei luoghi di sofferenza, invitando tutti a vivere la compassione e il perdono nella vita quotidiana.

Nel 2017 ricordiamo il viaggio apostolico in Colombia. Un viaggio che ha l'obiettivo di sostenere il processo di pace dopo decenni di conflitto tra il governo e le FARC. Durante la visita, il Pontefice incontrò le vittime della violenza, ex combattenti e leader politici, esortando alla riconciliazione e al perdono. Con il motto Demos el primer paso ("Facciamo il primo passo"), incoraggiò il popolo colombiano a costruire un futuro basato sulla giustizia e sulla fratellanza.

Nel 2018 fece pubblicare le Lettera al Popolo di Dio sugli abusi nella Chiesa. Un testo dove affronta con decisione la crisi degli abusi sessuali all'interno della Chiesa, chiedendo perdono e promuovendo misure per prevenire future violazioni. Forte fu l'esortazione a tutta la comunità cattolica a impegnarsi nella prevenzione e nella lotta contro questi crimini, pretendendo trasparenza e responsabilità.

Nel 2019 Papa Francesco firmò ad Abu Dhabi il Documento sulla Fratellanza Umana insieme al Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb. Questo storico accordo promosse il dialogo interreligioso, la pace e la convivenza tra i popoli, condannando ogni forma di violenza e estremismo. Il documento ha segnato un passo importante nel rafforzare le relazioni tra cristianesimo e islam.

Arriviamo poi nel 2020, un anno che ricorderemo per sempre associandolo alla pandemia. Fu proprio nei giorni di lock-down, quando nessuno poteva uscire di casa e c'era la "zona rossa", che il Papa si recò nella deserta Piazza San Pietro, per la Preghiera straordinaria per la pandemia. Una preghiera in solitaria, ma trasmessa da tutte le tv del mondo, per pregare la fine della pandemia di COVID-19, offrendo conforto e speranza al mondo intero.

Nel 2021 lo vediamo impegnato nel viaggio apostolico in Iraq, diventando il primo pontefice a visitare il Paese. Durante la missione, incontrò le comunità cristiane perseguitate, pregando poi tra le rovine di Mosul e dialogando con il leader sciita Ayatollah Al-Sistani. Il viaggio ha rappresentato un forte messaggio di pace, speranza e riconciliazione per una nazione segnata da anni di conflitti e divisioni.

Il 25 marzo 2022, in risposta alla guerra in Ucraina, Papa Francesco decise di consacrare la Russia e l'Ucraina al Cuore Immacolato di Maria durante una celebrazione nella Basilica di San Pietro. L'atto, compiuto in comunione con i vescovi di tutto il mondo, ha invocato la pace e la protezione della Vergine per le due nazioni in conflitto. Questo gesto richiama le richieste della Madonna di Fatima nel 1917 e sottolinea l’appello del Papa per la fine della guerra e della sofferenza.

In questi anni di pontificato non manca di certo l'attenzione verso i più giovani. Così, nell'agosto del 2023, decide di indire la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, radunando milioni di giovani da tutto il mondo. Con messaggi di speranza e inclusione, li ha esortati a essere protagonisti di un futuro basato sulla fede, sulla solidarietà e sull'amore.

Nel 2024, Papa Francesco ha proseguito il suo impegno nella riforma della Curia Romana, attuando la costituzione apostolica Praedicate Evangelium, pubblicata nel 2022. L'obiettivo principale della riforma è rendere la Curia più efficiente, trasparente e orientata alla missione evangelizzatrice della Chiesa. Tra i cambiamenti più significativi vi sono una maggiore decentralizzazione, un ruolo più attivo dei laici nelle strutture vaticane e una riorganizzazione dei dicasteri per migliorare la gestione e la comunicazione. Con queste innovazioni, il progetto del papa è rendere il governo della chiesa più moderno, accessibile e vicino alle esigenze dei fedeli in tutto il mondo.

I programmi previsti dal papa per il 2025 erano le celebrazione del Giubileo Ordinario, un evento di grande importanza spirituale che si tiene ogni 25 anni. Con il tema "Pellegrini di Speranza", il Giubileo è stato indetto per essere l'occasione per i fedeli di tutto il mondo di rinnovare la loro fede attraverso pellegrinaggi, preghiere e opere di misericordia

L'improvviso ricoverato a 14 febbraio 2025, a causa della polmonite bilaterale, ha ribaltato i piani e quindi impossibilitato il Pontefice a partecipare alle celebrazioni dell'Anno Santo e i festeggiamenti del suo pontificato. Le sue condizioni sono state inizialmente critiche, ma negli ultimi giorni si è registrata una progressiva stabilizzazione.

Per l'importante celebrazione di oggi, sarà il rettore della Pontificia Università della Santa Croce, Fernando Puig, a celebrare una messa presso l'ateneo romano per pregare per la pronta guarigione del Santo Padre.

Fino a questo momento come sua testimonianza vocale c’è solo l’audio risuonato lo scorso 6 marzo tra i fedeli riuniti per il Rosario in Piazza San Pietro: «Ringrazio di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla Piazza. Vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica e che la Vergine vi custodisca. Grazie». Poche parole registrate in spagnolo nell’appartamento privato del Gemelli, per ringraziare quanti in questi giorni gli hanno manifestato affetto e vicinanza.

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