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La vita della città
13 Marzo 2025 - 09:50
Via dalla periferia, la Curia torna a casa, nel centro di Torino. Un trasloco dettato da una "razionalizzazione degli spazi" e da una "rinnovata organizzazione interna più adatta ai tempi che stiamo vivendo". Lo dice monsignore Alessandro Giraudo, vescovo ausiliario. Quindi, addio agli uffici al Santo Volto e ritorno nella sede "naturale", ossia via Arcivescovado 12.
Gli uffici della Curia avevano lasciato via Arcivescovado alcuni anni fa, con arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia, che vedeva nella chiesa del Santo Volto, con quel "campanile" che rimanda a una ciminiera di una fabbrica, anche un simbolico avvicinamento a quella "metà di Torino" che soffre: la ex classe operaia, la periferia. Un trasloco, all'epoca, dettato dall'esigenza di avere uffici funzionali per i membri della Curia, ma anche con una forte valenza simbolica. Ma, evidentemente, poco funzionale.
Sua eminenza Roberto Repole, di recente creato cardinale, è invece sempre rimasto in via Arcivescovado: lì c'è il suo ufficio e il suo appartamento. Nel complesso sono rimasti anche l’Archivio diocesano e il Tribunale ecclesiastico interdiocesano, e in cui aveva trovato posto anche l’Istituto per il Sostentamento del Clero.
Già due anni fa, ricorda monsignor Giraudo, l'arcivescovo aveva presentato il suo piano di riforma diocesana, ipotizzando la fattibilità del trasloco. Ora è pronto il progetto definitivo per la ristrutturazione dei locali di via Arcivescovado 12, "che saranno non solo attrezzati ad accogliere le quattro Aree in cui sono stati riorganizzati i vari ambiti pastorali e servizi con le rispettive segreterie operative, ma anche adeguati ai criteri del risparmio energetico e alla razionalizzazione degli spazi e degli impianti". Nei prossimi giorni saranno affidati i primi lotti di lavori e la previsione è che entro l'estate sia pronta la ricollocazione del Tribunale nell'ala che si affaccia su via Lascaris. Mentre entro settembre saranno operativi gli ambiti pastorali della Curia e poi gli uffici Scuola, Cancelleria e Amministrazione. Anche la redazione del settimanale diocesano "La Voce e Il Tempo" lascerà il complesso del Santo Volto e tornerà nella sede storica di corso Matteotti 11.
Al Santo Volto si trasferirà invece l’Ufficio Immigrazione della Questura di Torino, "che avrà a disposizione gli spazi necessari per offrire un servizio più efficace, e quindi dignitoso, per tutti gli stranieri che necessitano di accedere alle procedure per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno" spiega monsignor Giraudo.
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