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il caso

Notte di paura a Mirafiori: furgoni e cassonetti in fiamme dopo la manifestazione

Sabato mattina, cento persone sono scese in strada contro il degrado. Nelle ore successive, i roghi

Il furgone dato alle fiamme alle popolari di Mirafiori

Il furgone dato alle fiamme alle popolari di Mirafiori

Un furgone dei nomadi e quattro bidoni dell’immondizia dati alle fiamme nei cortili delle case popolari. Notte di paura a Mirafiori Nord, a causa di tre atti incendiari compiuti, nel giro di un paio d’ore, da un piromane. Il tutto, a poche ore di distanza da una manifestazione che aveva visto più di cento persone del quartiere scendere in strada contro il degrado. Sugli episodi stanno indagando i carabinieri, dopo che i pompieri hanno spento i roghi.

I roghi nella notte
Il primo episodio si è verificato nei cortili di corso Agnelli 156. Due cassonetti della spazzatura sono stati dati alle fiamme, poco dopo le 23. Successivamente, ad essere incendiato è stato un furgone di marca Opel, bruciato in via del Prete, nel cortile al civico 65 a mezzanotte. All’una, invece, il piromane è tornato in corso Agnelli e ha incendiato un altro cassonetto. I vigili del fuoco sono stati chiamati a un super-lavoro per spegnere tutti e tre gli incendi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che indagano sull’accaduto. In via del Prete, sia il furgone bruciato che quello posteggiato a fianco (entrambi appartenenti a famiglie di origine rom) sono sotto sequestro, nastrati dai carabinieri intervenuti.

La manifestazione
Finite le operazioni, i pompieri sono andati alla ricerca di inneschi nelle vicinanze dei roghi. Perché quella del piromane è più che una semplice ipotesi. Da chiarire il perché di tre incendi arrivati a poche ore dalla fine della manifestazione. Perché nella mattinata di sabato i residenti sono scesi in strada in un corteo organizzato dal neo-costituito comitato “Sanremo 2025”. Una sfilata con in testa uno striscione recante la scritta “Più sicurezza, meno degrado”, che si è svolta senza tensioni ma nella quale i partecipanti (oltre un centinaio, nonostante la pioggia battente) hanno marciato lanciando l’allarme sicurezza. «Da tre anni la nostra zona è peggiorata. Furti, abusivi, spaccio di droga, baby-gang. Le istituzioni - le parole dei manifestanti - devono risolvere questi problemi». In particolare gli abitanti, che stanno raccogliendo le firme, chiedono telecamere di video-sorveglianza, riqualificazione della bocciofila di corso Siracusa e allontanamento dei nomadi abusivi. E poche ore dopo la fine della protesta pacifica, proprio un furgone di quei nomadi è stato bruciato, così come ad essere carbonizzati sono stati tre bidoni. Una vendetta? Un avvertimento? Di certo, nel quartiere è tornata la paura.

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