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IL REPORTAGE
15 Agosto 2025 - 07:10
Una giornata in Liguria? 200 euro (senza vizi e senza cena)
Agosto, il sole picchia senza tregua e, per chi ama il mare, il desiderio di tuffarsi diventa quasi un istinto primordiale. Anche noi cediamo a quel richiamo e decidiamo di partire per raccontarvi una classica giornata al mare: destinazione Loano.
Optiamo per il treno: Trenitalia offre diverse soluzioni, con orari e prezzi di viaggio differenti. Scegliamo quello delle 8:25 con un biglietto di sola andata di 16,55 euro, un diretto senza cambi, preferiamo evitare le coincidenze da rincorrere che a volte sono di soli cinque minuti. Il treno, tutto esaurito, parte puntuale da Porta Nuova.
La corsa è scandita da tante fermate: Torino Lingotto, Carmagnola, Cavallermaggiore, Savigliano, Fossano, Mondovì, Ceva, Cengio, S. Giuseppe di Cairo, Savona, Spotorno-Noli, Finale Ligure Marina, Borgio-Verezzi, Pietra Ligure. Finalmente, alle 11:27, eccoci puntuali a Loano.
In stazione scendono pochi passeggeri. Il mare è a due passi: il lungomare ci accoglie con una distesa di ombrelloni colorati, aperti come un enorme mosaico. Più in là, l’acqua calma e azzurra del mare brilla sotto il sole. Di spiaggia libera ce n’è poca. In compenso, i lidi abbondano, e l’affitto di un ombrellone con due lettini arriva a costare 45 € al giorno. Una cifra che, per una famiglia numerosa, diventa rapidamente proibitiva: difficile immaginare genitori e figli ammassati su due sole sdraio. Lo spazio tra un ombrellone e l’altro è ridotto, al punto da rendere impossibile stendere comodamente un asciugamano senza finire a pochi centimetri dal vicino.
Cerchiamo di parlare con qualche gestore, ma senza successo: c’è chi non se la sente, chi non ha tempo, chi è impegnato con il pranzo o deve rientrare perché si è appena spostato. Nessuno sembra interessato a farsi pubblicità “gratuita”. Del resto, i cartelli all’ingresso parlano chiaro: "completo, ombrelloni non disponibili". Eppure, dando un’occhiata dall’alto, si vedono molte sdraio chiuse non utilizzate. Anche la spiaggia, tutto sommato, non è affollatissima: ci aspettavamo una ressa, ma non è così.
Il caldo, però, non dà tregua: sfiora i 35 gradi. I bambini continuano a giocare sotto l’ombrellone con secchiello e paletta, impegnati nei loro castelli di sabbia, un classico intramontabile delle giornate d’estate. Ci concediamo una pausa: un caffè al banco 1,30 euro, ma se scegliamo un cappuccino ed una brioche ci avviciniamo in fretta ai 5 euro. Se pensiamo a una famiglia di tre persone, si superano facilmente i 15 euro solo per la colazione.
Riprendiamo la passeggiata. Ciò che colpisce è la calma quasi surreale: per strada c’è pochissima gente. Chi conosce Loano non si sorprende più di tanto; qui, nelle giornate più calde, la vita si sposta in altri orari. Probabilmente molti preferiscono restare al fresco fino al tardo pomeriggio. Anche i giovani sembrano scomparsi, soprattutto in spiaggia: forse reduci da una notte lunga, sono ancora a dormire.
Si avvicina l’ora del pranzo, il ritmo cambia ma non troppo: dai lidi iniziano a uscire gruppetti di persone, diretti verso le loro case di proprietà o in affitto. Alcuni rientrano nei residence con piscina, pronti a proseguire la giornata lontano dalla calura.
Durante l’ora di pranzo, i ristoranti sul lungomare appaiono vuoti. Forse è il caldo a scoraggiare i clienti, o forse i prezzi non proprio popolari. La cucina ligure, del resto, sa farsi desiderare: piatti di pesce fresco di giornata, fritto misto, trofie al pesto e, per chi non ama il pesce, anche proposte di carne.
Un semplice piatto di spaghetti alle vongole può arrivare a 16 euro. Facendo due conti, una famiglia di tre persone che volesse concedersi un pranzo completo — antipasto, primo, secondo e dolce, magari con un menù bimbo — supererebbe facilmente i 100 euro. E questo senza considerare le bevande, che da sole possono far lievitare il conto di parecchio. Non stupisce, quindi, vedere molti preferire la comodità dell’appartamento, magari con un pranzo veloce in terrazza, per ridurre le spese. Nel pomeriggio riprendiamo il nostro treno che ci riporterà in città. Ritorniamo un po' delusi da una giornata che può diventare molto più salata dell’acqua di mare: una famiglia avrebbe speso circa 200 euro solo per una sola giornata, senza particolari vizi, senza shopping e cenando a casa proprio, al ritorno dalla spiaggia.
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