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IL CUCININO
04 Marzo 2025 - 10:00
Quella che stiamo per raccontarvi è una storia davvero speciale, la nascita di luogo che – come recita il suo claim – si pone come la nuova tradizione di Torino.
Partiamo dagli inizi: il progetto del Cucinino è nato durante il Covid dall’idea di 4 soci trentenni, i due fratelli Marco e Stefano Rocco, Carlo Ascoli e Mirko Fraulini. Marco, Carlo e Mirko sono colleghi in Intesa Sanpaolo, dove tuttora lavorano di giorno, per poi varcare di sera la soglia del Cucinino. All’inizio il Cucinino è una piccola dark kitchen in via Braccini 64, e si occupa di consegnare i suoi piatti pronti a domicilio in un momento in cui tutti i ristoranti sono chiusi. Finito il periodo del Covid la richiesta di delivery è naturalmente calata, così il Cucinino ha aperto una piccola sala per accogliere le persone in presenza. La sala inizia a funzionare bene: la decisione di aprire un secondo locale viene presa all’unanimità. La scelta della location è caduta su uno spazio ricco di storia gastronomica torinese: si tratta dell’ex Mamma Licia di via Mazzini 50, locale famoso per le sue frequentazioni da parte di artisti, intellettuali e studenti negli anni ’70 e oltre.
Una tradizione che si rinnova, migliorandosi
Negli ultimi anni Mamma Licia era passato di mano, gli anni d’oro e le frequentazioni celebri ormai erano solo un ricordo. I ragazzi del Cucinino sono arrivati in via Mazzini con le idee molto chiare: sull’onda del post Covid mangiare bene al ristorante non bastava più, c’era una enorme necessità di interazione. Così è nata l’idea dei tavoli da 6 persone da occupare in condivisione con persone sconosciute. Ben presto l’idea ha preso forma delineandosi in una serie di appuntamenti fissi ormai di grande successo e molto conosciuti in città.
Il mercoledì al Cucinino è “Eat and Meet”
Il format più famoso si svolge di mercoledì, ed è un successo da più di un anno. Ogni mercoledì il team del Cucinino propone un tema specifico, gli interessati si iscrivono alla serata rispondendo ad alcune domande attraverso un form online, e sulla base delle preferenze segnalate vengono assegnati i posti ai vari tavoli da 6 persone. Si arriva alle sette e mezza, si comincia con un ricco aperitivo in piedi che permette a tutti di interagire, poi alle nove si va a tavola. Il coinvolgimento continua con un gioco di sfide tra i tavoli, e alla fine della serata il tavolo migliore vince un premio. Il menu è fisso, oltre all’aperitivo c’è la cena che prevede tre portate e una bottiglia ogni tre persone: il tutto a 35 euro a testa. Come dice Marco Rocco, “la serata del mercoledì al Cucinino non è uno speed date. Non è neanche una cena dedicata per forza ai single: il senso è proprio il gusto di conoscere persone”. Tra gli avventori del mercoledì ci sono persone di tutti i tipi, uomini e donne tra i 30 e i 50 anni, ma ogni settimana è una sorpresa e non è mai uguale alla precedente. Una sfida, quella di Eat and Meet, che è stata vinta facendo breccia nel tipico riserbo dei torinesi, dando voce a una reale esigenza di allargare le proprie conoscenze condividendo interessi in comune e nuovi argomenti.
La Stand Up Comedy, appuntamento fisso del martedì
Al Cucinino il martedì c’è la Stand Up Comedy, con i comici che durante la cena a rotazione fanno i loro spettacoli. Anche in questo caso i tavoli sono da sei persone, ideali da condividere anche con amici già conosciuti. L’occasione perfetta per unire la buona tavola alle risate e fare nuove amicizie.
Il giovedì con la lettura dei Tarocchi
La serata del giovedì al Cucinino si ispira all’esoterismo per il quale Torino è famosa, e propone lettura dei Tarocchi per tutti i partecipanti alla cena. In questo caso il menu è alla carta: ognuno sceglie che cosa desidera mangiare scegliendo tra le numerose proposte golose che il Cucinino offre, grazie all’estro dello chef Daniele che in cucina fonde la tradizione piemontese con un tocco di fantasia, estro e un pizzico di Oriente.
Il week end al Cucinino: ritorno alla tradizione
Venerdì, sabato e domenica il Cucinino è un ristorante “normale”. Escono di scena i tavoli da sei, si prenota normalmente e ci si siede con gli amici già conosciuti invece che con gli “amici futuri”. Il week end è l’occasione giusta per concentrarsi di più sulla proposta gastronomica, che è di ottimo livello e propone tra i suoi fiori all’occhiello le “Cucinerie”, tapas piemontesi con un tocco orientale.
Il successo del Cucinino sui social
Anche per quanto riguarda la comunicazione social, il Cucinino si pone come una realtà diversa da tutte le altre. Merito di uno dei soci, Marco Rocco, che si occupa di tutto questo aspetto e ha scelto di percorrere una via totalmente originale e fuori dal coro. Sulle sue pagine di Instagram e Tik Tok, “Il Cucinino di Torino” non racconta infatti ai suoi più di 100.000 followers soltanto i suoi piatti e i suoi eventi. Il Cucinino racconta soprattutto Torino nelle sue molteplici sfaccettature, tra storia, luoghi e curiosità. Esattamente come succede sedendosi ai tavoli del Cucinino, anche seguendo i suoi social l’obiettivo è l’aggregazione, e il cibo è uno strumento perfetto per ottenerla.
Elisabetta Lugli
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