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Spritz, vino e socialità

Il Coguaro, la piola che piace a tutti

Un locale dove si respira il passato: le nuove generazioni se ne sono innamorate

Il Coguaro, la piola che piace a tutti

Il Coguaro ha una lunga storia alle spalle: nato con la vocazione di piola negli anni ’50, era a quei tempi molto popolare per la vendita di vino sfuso. Quindici anni fa è stato rilevato da una nuova gestione e da allora ha iniziato a cambiare, mantenendo sempre la sua anima di piola ma iniziando ad attirare anche un pubblico giovane. Si vende ancora vino sfuso, ma oggi è diventato celebre più che altro per la mescita.

Il Coguaro ha una caratteristica più unica che rara nel panorama dei locali torinesi: è un posto per tutti. Si può bere bene a prezzi buoni, ci sono gli stuzzichini “di cortesia”, ma quel che più conta è la convivialità. Al Coguaro la gente si parla: è un posto dove ancora si possono incontrare estranei e attaccare bottone. C’è tolleranza per tutti: uno stato di grazia raro, in un ambiente conviviale e ruspante.

L’arredamento è rimasto quello dell’ultima ristrutturazione, in pieno stile anni ‘70. Ma lo stile retrò nasconde cambiamenti: ora non ci sono solo vini sfusi come una volta, ma anche bottiglie, per lo più piemontesi, a prezzi competitivi. Niente vini stranieri ad eccezione dello Champagne.

Ma il cavallo di battaglia del Coguaro è lo Spritz, che viene servito in una versione decisamente speciale. Si chiama “Maxi Spritz del Coguaro” e viene preparato con prosecco o brut piemontese, Aperitivo Coguaro (una sorta di Aperol meno dolce), e bitter. L’acqua Seltz non è prevista, il bicchiere è pieno fino all’orlo (575 cl) e il prezzo è di 6 euro: un drink buono, deciso, sostenuto ed economico.

Lo spritz del Coguaro si può anche ordinare in versione mini, da 35 cl, al prezzo di 3,50 euro, oppure nella versione da condividere con gli amici a casa o sul posto, nella bottiglia da litro. Chi non ama lo spritz può scegliere tra le tante bottiglie oppure ordinare un bicchiere di vino sfuso come si faceva in passato.

Tolto lo spazio esterno, il Coguaro è un locale molto piccolo: c’è poco spazio per sedersi, l’anima del luogo prevede di bere come una volta, quando si stava tutti attorno al bancone, in un rito di socializzazione di cui altrove si sono perse le tracce. Così si possono trovare insieme davanti a un calice di vino riempito generosamente i professori delle Molinette, la gente del quartiere, gli studenti.

Il Coguaro è aperto tutti i giorni dalle 16 alle 22, tranne la domenica e il lunedì. Se si vuole un tavolo è meglio prenotare, altrimenti si può fare l’esperienza fuori dal tempo di fermarsi al bancone. In un caso o nell’altro, una visita al Coguaro vale assolutamente la pena e dopo non potrete più farne a meno.

Il Coguaro

Via Nizza, 211/E - 10126 Torino

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