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IL BORGHESE

Affari bipartisan sull’immigrazione

Leggi il commento di Stefano Tamagnone

 Affari bipartisan sull’immigrazione

Affari bipartisan sull’immigrazione

Il binario 19 di Porta Nuova è la penultima fermata degli uomini che in questi giorni vediamo ammassati a Lampedusa dopo le traversate sui barconi. L’ultima è a Bardonecchia da dove parte la corsa attraverso i boschi per raggiungere la Francia e di lì la destinazione finale di un viaggio che in pochi casi - dicono le statistiche - nei progetti dei migranti è il nostro Paese. Ma adesso le frontiere sono blindate. La Francia e la Germania hanno sbarrato le porte.

Con una vera e propria battaglia politica che esplode a pochi giorni dalla resa dei conti. Non è un caso, infatti, che la tensione sia salita adesso, a due settimane esatte dalla ripresa del negoziato del 28 settembre a Bruxelles, quando i ministri dell’Interno europei si siederanno al tavolo per negoziare il tanto atteso “Patto asilo e immigrazione”.

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Un appuntamento fondamentale, a cui ciascun Paese cerca di arrivare con una posizione più forte (o almeno non più debole) degli altri. Così, senza fare troppa pubblicità, il governo Meloni ha deciso di non rispettare gli accordi vigenti, non accettando più le riammissioni di migranti (quelli che passano dal binario 19 e poi vengono fermati Oltralpe) che siano partiti dal nostro Paese.

Una scelta che, come era prevedibile, ha fatto infuriare i tedeschi e i francesi. Intanto, l’Africa è sempre più una polveriera. Tutti sanno che le partenze continueranno ad aumentare. E c’è chi comincia a fregarsi le mani. Perché ogni emergenza, ci hanno insegnato il Covid, le alluvioni, i terremoti, per qualcuno è sinonimo di grandi affari. A prescindere dal colore politico di chi si aggiudica gli appalti degli aiuti. Come ricordava – intercettato nell’inchiesta Mafia Capitale - il signore delle cooperative rosse, Salvatore Buzzi, al suo socio con una passato nella destra estrema Massimo Carminati: «Con gli immigrati si fanno molti più soldi che con la droga». E ogni tanto bisognerebbe ricordarsene.

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