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Il borghese
28 Settembre 2023 - 05:00
Che ne sarà di chi, oggi, compra un’auto con motore termico? O domani? Perché l’elettrico ha ancora costi troppo elevati per il grande pubblico e che la sua corsa non sia sufficiente a rilanciare l’industria italiana, non al momento, lo dimostra la situazione di Mirafiori, con cassa integrazione anche sulla linea della 500 BEV, in teoria il modello di traino di tutta la baracca.
Dal 2035 sarà vietata la produzione e vendita di veicoli a motore termico, ma quelli ancora in circolazione potranno rimanervi fino alla fine della loro vita. Ma con quali restrizioni, se già adesso auto abbastanza nuove come le Euro 5 diesel vengono punite dai blocchi?
Stellantis, per parte sua, ha condotto dei test, accertando che ben 24 “famiglie” dei suoi motori, gli Euro 6 in particolare, sono compatibili già oggi con i biofuels, combustibili ecosostenibili che consentono di ridurre le emissioni. Ma sul tema c’è dibattito, in Europa, con la Germania che tira da una parte, l’Italia resta al palo e prova a ottenere l’appoggio dei grandi Gruppi. La battaglia, però, è tra biofuels ed e-fuels.
Vediamo cosa sono: i primi sono ottenuti da prodotti di origine agricola come mai e canna da zucchero e dalle biomasse; gli altri sfruttano l’idrogeno e il procedimento dell’elettrolisi per estrarlo dall’acqua - desalinizzata, per non intaccare le risorse di quella potabile - e sono totalmente neutri in fase di produzione, con l’unico problema di aver bisogno di una grande quantità di elettricità, che potrebbe renderli del tutto antieconomici.
Gli studi procedono, con i grandi Gruppi che tirano acqua al proprio mulino, e l’Europa che legifera, ma senza, forse, aver ben chiari i problemi tecnici e tecnologici, prima ancora che economici.
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