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IL BORGHESE
11 Agosto 2024 - 06:30
La lobby green vuole le spiagge
Sarà stato anche un mezzo flop lo scioperino degli ombrelloni sulle nostre spiagge, ma ad una cosa probabilmente è servito: ha messo in piazza l’attenzione morbosa delle lobby green europee verso le nostre spiagge infinite e bellissime che si affacciano su un mare stupendo e blu che fa gola al mondo. Specie alle multinazionali del turismo che su quella sabbia fine e sui sassetti bianchi e neri di innumerevoli e storiche calette, vorrebbero fare business infiniti. Già perchè la famigerata Bolkesten oltre a far danno agli ambulanti dei nostri mercati rionali, vorrebbe spianare i nostri lidi, rifare le concessioni e mettere il gara un esercito di speculatori. Certo non i nostri giovani con immaginarie start up, come vorrebbe far crederebbe qualche associazione ambientalista di casa nostra.
L’obiettivo è quello di dare una bella spazzolata al nostro turismo balneare dove operano 7.244 stabilimenti sul mare che fatturano circa 4 miliardi di euro l’anno, danno lavoro a 300mila lavoratori fissi o part time e soprattutto sviluppano un business complessivo valutato attorno ai 50 miliardi visto che coinvolge ristorazione, alberghi, servizi nautici e porti turistici. In mezzo, ovviamente ci sono i gestori, famosi come Briatore con Il Twiga, o Massimo Casanova con il Papeete dove imperversava Matteo Salvini, ma anche tanti, tantissimi piccoli stabilimenti a conduzione famigliare che, negli anni, hanno investito tutti i loro risparmi. E che potrebbero essere costretti a demolire i loro bagni. Infine c’è la gente, o se preferite i bagnanti, che magari venerdì manco si sono accorti della serrata degli ombrelloni tra le 7,30 e le 9,30, ma ora sono preoccupati di perdere il punto di riferimento delle loro estati.
E forse è proprio a loro, oltre che al governo affinché combatta per prorogare le concessioni almeni fino al 2030, che i gestori si rivolgono per fare quadrato. Così il 19 e 26 agosto lo scioperino si ripete, mentre un pool di avvocati medita di far causa a alle lobby green di Bruxelles.
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