Cerca

IL BORGHESE

L’industria in rosso
rischio recessione

Leggi il commento del direttore Beppe Fossati

L’industria in rossorischio recessione

L’industria in rosso rischio recessione

Dalla storica manifestazione per i 200 anni del Museo Egizio, fiore all’occhiello della cultura sabauda, al congresso dell’Anci con 5mila amministratori giunti da tutta Italia al Lingotto che in qualche modo celebra il ruolo centrale di Torino anche a livello nazionale, alle sconfortanti statistiche che descrivono la produzione industriale in calo per il terzo trimestre consecutivo.

Sono i due volti a tratti sconcertanti della nostra città e della provincia, contagiando anche parte della regione Piemonte. Gioie e dolori di un territorio in cerca d’autore che esulta per le vittorie del marziano Sinner, incassa quattrini da un esercito di appassionati dello sport e del tennis in particolare, ma poi deve fare i conti con la manifattura che, a differenza di quanto si possa immaginare, non soffre solo per la crisi dell’auto che pure negli ultimi mesi ha fatto segnare un -36,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023.

L’Unioncamere Piemonte insieme agli Uffici studi delle Camere di commercio in collaborazione con Sanpaolo e Unicredit disegnano di fatto una mappa con molte emergenze. Sta male la produzione tessile (-5,6%), soffrono i trasporti (-4,4%), mentre tengono l’alimentare e la chimica-plastica. In lieve flessione la componentistica (-3,4%) mentre cresce l’aerospazio che dimostra una grande vitalità ed ha fior di ordinativi nel cassetto.

Un mix disomogeneo che complessivamente da marzo ad oggi cede lo 0,5% ribaltando i risultati dello scorso anno. Un quadro in cui Torino che fa faville grazie allo sport, alla cultura e al cinema, scrive una delle pagine più oscure nella sua lunga storia dell’automobile per via di Stellantis e del flop dell’elettrico.

Ci si avvicina così a un 2025 che qualche economista descrive come l’anno della transizione per quanto riguardo l’automotive impegnata a cambiare pelle, puntando sulla produzione delle nuove 500 ibride. Con la speranza che arrivi un altro grande produttore per scongiurare la recessione.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.