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Il Borghese

Asl TO4, dietro lo scandalo un conto da 100 milioni di euro

Dal patto della Zarina Bresso agli appalti saltati, i retroscena della storia dell'Ospedale Civico di Settimo

Asl TO4, dietro lo scandalo un conto da 100 milioni di euro

Dietro il primario che si sposta sui campi da golf, i pazienti sedati per non disturbare gli infermieri (che non parlano italiano), la manager assenteista per incontrare l’amante, dietro il clamoroso scandalo dell’Asl TO4 e dell’Ospedale Civico di Settimo, c’è la storia di un fallimento politico da 100 milioni di euro, mal contati. Al netto degli sprechi, degli aumenti retributivi sulla base di concorsi truccati, tutte questioni su cui deciderà la magistratura. Ma la parte economica, quella in nero su bianco, vidimata dalla politica, va raccontata.

A metà anni ‘90 c’è una società francese, la Siais, che vuole costruire un ospedale in Piemonte. Annuncia a Santena, invece nel giro di poco il progetto trasloca a Settimo, attirata dall'allora assessore alla sanità Antonio D'Ambrosio (nel serbatoio di voti suo e del collega senatore Benedetto). Sarà l’Hopital du Piemont, con sale operatorie, reparti, riabilitazione e via dicendo. E’ un’odissea. L’ospedale non nasce e la società si avvia alla liquidazione. Ma c’è l’impegno a realizzare quei 120 posti letto. Allora, ecco l’idea di cedere il tutto al servizio pubblico.

Siamo nel 2007, presidente della Regione è Mercedes Bresso. La giunta della Zarina decide di utilizzare la norma - ora abrogata - per la costituzione di società miste pubblico-privato in sanità. Viene costituita la Saapa che rileva le quote di Sias Italia - con azionisti Regione, Asl e Azienda Multiservizi del Comune di Settimo - inserendo nell’azionariato anche la cooperativa sociale Frassati di Torino, che si occupa di servizi sanitari e di pulizia con l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (e già lì... una coop sociale per una struttura che vorrebbe essere anche di eccellenza sanitaria, non solo lungodegenza). Il valore delle quote societarie è di 35 milioni di euro circa. Inoltre, viene disposto un aumento di capitale di 5 milioni per far fronte ai costi di esercizio dei primi due anni, la Regione immette il capitale pubblico e rinegozia il finanziamento con Mps (30 milioni), mentre dalla città di Settimo arrivano 5 milioni di euro.

Nel 2009 c’è l’inaugurazione, con il nome di Ospedale Civico di Settimo, controllato dall’Asl. Da allora a oggi sono stati seguiti circa 25mila pazienti.  Ma cosa succede, in questi anni? Dopo perdite iniziali, alla fine il bilancio d’esercizio è positivo e produce un surplus per la Regione di 1,8 milioni.

Nel frattempo cambiano i protagonisti solo perché la riorganizzazione porta l'Asl 7 a diventare TO4, l'Asm di Settimo viene liquidata e sostituita, sindaci ed ex sindaci di Settimo discutono sulla guidance dell'ospedale (l'attuale sindaca, Elena Piastra, avrebbe cercato di portare al Civico uomini di Mauro Laus con la sua Rear). Poi, con la pandemia, e due piani dell'ospedale trasformati in reparti di degenza Covid, la situazione precipita.

Nel 2021, con 3,5 milioni di rosso, la Regione Piemonte - giunta Cirio - mette fine alla sperimentazione pubblico-privato. Ma bisogna garantire la continuità dei servizi di assistenza e di ricovero. Saapa è in liquidazione, ma dal 2022 c’è a gestire e fornire servizi lala CM Service tramite Scr, la società di committenza della Regione. E qui iniziano i problemi, nonché quanto rilevato dalla Procura della Repubblica di Ivrea. La prima spia rossa si accende nel 2023, con una ispezione della Guardia di Finanza che trova anomalie nei turni di servizio, nelle presenze e nei contratti. Di fatto, la CM Service avrebbe sempre messo in atto meno personale di quello necessario e pattuito, andando a incamerare la differenza (circa 447mila euro).

Secondo la Procura, nel momento in cui la Regione mette fine alla sperimentazione, i dirigenti della CM Service avrebbero adottato comportamenti «fraudolentemente facendo risultare in particolare l'impossibilità di procedere a qualsivoglia gara per l'attribuzione del servizio».

Il conto finale è di 12 milioni di euro circa. Un esempio? Fra luglio e agosto 2021, Saapa aggiudica a CM Service servizi infermieristici - in quel periodo ancora in carico alla coop Frassati - per 119mila euro. Stesso periodo, con sola determina dei liquidatori, «le attività di infermieri, OSS, logopedisti, terapisti, neuropsicologo, coordinamento infermieristico, fisioterapisti, assistente sociale, assistente familiare, ausiliario OTA, centralinisti, custodi, magazzinieri, fattorini, impiegati amministrativi, nonché dei servizi di pulizia, fornitura DPI e divise (...) al costo di euro 479.480».

I magistrati annotano «un chiaro modus operandi all'interno dell'azienda, tale per cui un notevole numero di gare viene vinto proprio a seguito dell'adozione di detti comportamenti» Con una somma di 16 milioni e 368.240 euro per le gare dell’Ospedale, i servizi presso il carcere di Torino, le RRSSAA di San Mauro e Settimo Torinese.

L’anno scorso, la Regione Piemonte ha ricomprato l’intera struttura, che dunque oggi è pubblica: 15 milioni di euro per l’acquisizione e circa 29 milioni di mutuo residuo accollato. Poi, poco più di 3 milioni di euro per l’affidamento dei servizi del personale alla società San Michele, subentrata a CM Service, fino a questa primavera.

Solo di spese “immobiliari” avete fatto i conti? Siamo a una ottantina di milioni. Oltre ai costi delle risorse pubbliche per la parte medica, le giornate lavorative pagate a primari o dirigenti impegnati altrove, i concorsi truccati. E la spina, ancora, di 170 lavoratori a rischio, per i quali si sta cercando la ricollocazione.

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