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Scadenza IMU 2024: tutto quello che devi sapere per non sbagliare e evitare sanzioni salate

Non rischiare di pagare troppo (o troppo poco). Ecco come calcolare correttamente la tassa

Scadenza IMU 2024: tutto quello che devi sapere per non sbagliare e evitare sanzioni salate

Scadenza in vista: il saldo dell'IMU, la tassa municipale sugli immobili, deve essere versato a breve. Se sei proprietario di una casa, è il momento di fare i conti e verificare se rientri tra i fortunati che possono usufruire di esenzioni o agevolazioni. Ecco tutto quello che devi sapere per evitare errori e non incorrere in sanzioni.

Per il 2024, il sistema di pagamento dell'IMU rimane sostanzialmente invariato, ma la scadenza del 16 dicembre 2024 è un appuntamento cruciale che non puoi assolutamente trascurare. L'importo che dovrai pagare dipende dalla categoria dell'immobile e dall'aliquota stabilita dal tuo Comune. In molte città italiane, le aliquote sono state portate ai massimi, il che significa che il carico fiscale potrebbe essere più alto rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, ci sono alcune esenzioni e agevolazioni che ti permettono di risparmiare.

La prima casa resta esente da IMU, ma ci sono delle condizioni. L’esenzione riguarda l’abitazione principale e le relative pertinenze, come garage e cantine, a meno che non si tratti di immobili di lusso. Le case classificate come A/1, A/8 o A/9 (categoria delle case di lusso) sono escluse da questa esenzione e dovranno comunque essere tassate. Esistono anche alcune agevolazioni per specifiche categorie di cittadini. Se sei pensionato residente all’estero, puoi beneficiare di una riduzione del 50% dell'IMU sulla tua abitazione in Italia, ma solo se non affitti l’immobile né lo concedi in comodato d’uso. Un altro caso interessante riguarda le separazioni coniugali: il coniuge che rimane nell’abitazione familiare può ottenere agevolazioni IMU se rispetta determinate condizioni.

Una riduzione significativa si applica anche nel caso di comodato d’uso gratuito tra genitori e figli: se la casa viene ceduta in comodato senza che ci sia alcun affitto, l'IMU si riduce del 50%. Questa è una misura pensata per agevolare il trasferimento di beni tra generazioni.

Per capire quanto devi pagare, dovrai calcolare la rendita catastale dell’immobile e applicare l’aliquota stabilita dal Comune di residenza. La rendita catastale, che è una cifra indicativa del valore dell’immobile, viene rivalutata del 5% e successivamente moltiplicata per un determinato valore stabilito dallo Stato (il moltiplicatore). A questo punto, bisognerà applicare l’aliquota specifica per la tua zona. In alcuni Comuni, l’aliquota può arrivare anche al massimo consentito dalla legge, il che potrebbe far lievitare notevolmente l’importo da versare.

Se l’immobile è adibito a locazione con canone concordato, puoi usufruire di una riduzione del 25% sull’imposta dovuta. In generale, tutti i proprietari di case affittate devono considerare l’IMU come parte delle spese di gestione dell’immobile, a meno che non si tratti di una casa concessa in comodato gratuito a familiari diretti.

Per pagare l'IMU, dovrai utilizzare il modello F24, ma fai attenzione a come lo compili. Un errore nella compilazione può portarti a pagare una somma errata e, di conseguenza, a dover fare i conti con sanzioni e interessi. Assicurati che l’importo indicato nel modello corrisponda a quello calcolato e che il Codice Tributo sia quello giusto per il tuo tipo di pagamento. Se hai dei dubbi, puoi sempre rivolgerti a un commercialista o contattare il tuo Comune per chiarimenti.

Se non riesci a pagare l'IMU entro il termine fissato, rischi una sanzione. La multa può variare a seconda dei giorni di ritardo e può arrivare fino al 30% dell'importo dovuto. Se hai bisogno di più tempo, alcuni Comuni offrono la possibilità di rateizzare il pagamento, ma in ogni caso, la scadenza del 16 dicembre resta l'ultimo termine utile per evitare penalità.

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