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Il “cuore selvaggio” di Clarice Lispector è quello che batte più forte vicino alla vita

clarice lispector

Clarice Lispector aveva diciannove anni quando fu pubblicato “Vicino al cuore selvaggio” (Adelphi, 14 euro, traduzione di Rita Desti) in Brasile. Era una giovane ebrea ucraina, trasferita con i genitori, piccolissima, in America del Sud, per sfuggire alla guerra civile russa del 1920-1922. La critica brasiliana accolse subito la Lispector con meraviglia, definendo questo libro «il nostro primo romanzo nello spirito di Joyce e Virginia Woolf». Una scrittrice fortemente istintiva, che già nelle sue prime pagine tracciava definitivamente i lineamenti del suo mondo: un mondo frantumato, traboccante di immagini, dove si è continuamente sbalzati fra una realtà che viene a mancare e una realtà che sopraffà.

“Il cuore selvaggio” di Clarice Lispector è il titolo dell’incontro di oggi, alle 16.15 nella Sala Granata del padiglione 3, con Lisa Ginzburg, curatrice delle opere della scrittrice scomparsa nel 1977.

VICINO AL CUORE SELVAGGIO Autore: Clarice Lispector Editore: Adelphi Genere: Romanzo Prezzo: 14 euro
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