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Dalle statue mozzate ai templi murati: i 20 anni di abbandono di Villa Genero

villa genero entrata

Il parco voluto dal noto banchiere Felice Genero, in strada Santa Margherita, è da sempre un’oasi di misteri. Acquistata nel 1858 l’area era privata e quindi non frequentabile dai curiosi. Solo durante gli anni del fascismo, poiché la proprietà era passata alle mani del Comune di Torino, venne trasformata in parco pubblico. Uno dei polmoni verdi più belli della zona collinare (pur essendo nel mirino dei vandali), alla pari della Rimembranza o di parco Europa. Ma al contrario di questi ultimi due, ricco di suggestioni. Alberi secolari, viali e vialetti danno oggi il benvenuto a turisti o a torinesi in cerca di un momento di relax. Di giorno è un luogo ridente, immerso nel verde, di sera (soprattutto d’estate) un ritrovo di coppiette e, tal volta, di strani figuri.

IL TEMPIO Il tempietto sulla sommità del parco in origine aveva le entrate libere ed era spesso oggetto di incontri notturni, forse legati a strani riti esoterici. Gli atti di vandalismo sono ancora visibili, soprattutto per chi ha la forza di arrivare fino in salita. La cappella posta in cima reca la scritta: «Attenzione, casa pericolante».

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