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L'ex Upim rinasce 10 anni dopo con i vestiti cinesi made in Italy

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Solo un anno fa era l'ipotesi di apertura di un ristorante a monopolizzare l'attenzione dell'intero quartiere. Ma in piazza Sabotino non si passò mai dalle parole ai fatti e così l'ex Upim di borgo San Paolo rimase una cattedrale nel deserto ancora per qualche mese. Fino al giorno in cui l'imprenditore cinese Wu Ishué, 39 anni, non decise di investire parte del suo budget per dare via ad uno dei negozi della catena di abbigliamento Ishué, il 19esimo nel nord Italia. Tra Piemonte, Liguria e Lombardia. L'inaugurazione si è tenuta ieri mattina alla presenza di un nutrito gruppo di curiosi che hanno potuto finalmente assistere con i loro occhi al rilancio di quella che una volta era la sede dell'Upim. Prima dell'abbandono e del degrado che ne hanno fatto da padroni per una decina d'anni. Con tanto di lamentele e appelli.

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