l'editoriale
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03 Giugno 2021 - 08:32
Ci sono voluti una decina di giorni, ai carabinieri della stazione di Almese, per individuare e denunciare gli autori di una serie di atti vandalici avvenuti nella notte tra il 21 e il 22 maggio nel paese della bassa Val Susa.
Si tratta di una quindicina di persone, quasi tutte maggiorenni - anche se qualche minore è stato individuato - che in poche ore hanno vandalizzato arredi urbani, imbrattato immobili, rotto specchietti di auto private e gli specchi parabolici, quelli che aiutano gli automobilisti estendendo il campo visivo, ed evitando incidenti, sia in piazza Martiri e nelle zone limitrofe, sia nella frazione Rivera. Alla pari dei vasi gettati nel torrente e alla rottura dei cesti del campo sportivo e alla vandalizzazione dei segnali stradali.
Secondo la prima cittadina di Almese, Ombretta Bertolo, i danni ammonterebbero sui 2.500 euro. Ma la cifra potrebbe ulteriormente aumentare. In qualità di sindaca, ha sporto denuncia ai carabinieri. E con lei i proprietari dei mezzi danneggiati o degli immobili imbrattati.
A dare una mano all’attività di indagine dei carabinieri ci han pensato le immagini del sistema di videosorveglianza cittadino: «Il nostro sistema ha sicuramente dato una preziosa mano alle indagini. Il merito deve andare ai carabinieri della stazione cittadina, con la loro rapida attività investigativa e l’ottima conoscenza del territorio, che ha fatto davvero la differenza in una situazione di atti vandalici. Da genitore prima e da sindaco poi, spiace per questi episodi. Soprattutto per i genitori, che dovranno risarcire le cifre che il Comune e i privati stanno investendo per rimettere a nuovo le cose danneggiate. Almese è una cittadina tranquilla, a misura di tutti. Giovani compresi. I giovani, qui, non sono mai dimenticati e sono al centro dell’azione amministrativa», ha spiegato la sindaca.
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