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Manifattura Tabacchi: il sogno del Campus per rilanciare il borgo

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I giganteschi parchi da una parte, la Manifattura Tabacchi e l’ex Fimit dall’altra. Il Regio Parco è un quartiere diviso in due: da una parte i sogni di riqualificazione delle vecchie fabbriche, dall’altra l’anima green rappresentata dalle sue aree verdi. Con altri grandi punti d’attrazione: piazza Abba, cuore pulsante del quartiere, e la parrocchia di San Gaetano da Thiene all’interno di un’isola pedonale dove le auto sono soltanto un pallido ricordo. E poi il mercatino di corso Taranto, croce e delizia, ma anche il centro civico della Circoscrizione 6, in via San Benigno, punto di riferimento per i cittadini.

SPERANZA PER LA MANIFATTURA Oggi è del demanio, ma un domani potrebbe passare a privati. Stiamo parlando della Manifattura Tabacchi, 22mila metri quadri di superficie da ripensare “a misura di studente”. Il progetto di rilancio esiste ed è stato delineato nel Piano di sviluppo dei servizi di Edisu. E prevede in 10 anni la nascita di un campus per studenti 2.0. Con aule studio, corsi universitari, co-housing e tutto quello che si può immaginare in un moderno campus universitario. Non solo un dormitorio, secondo le prime indiscrezioni, ma una vera e propria cittadella della didattica innovativa. «La realizzazione del campus nella Manifattura Tabacchi - spiega il presidente Edisu, Alessandro Sciretti -, è un nostro grande sogno che vogliamo trasformare in realtà nei prossimi anni. Noi siamo anche disponibili, se il Demanio volesse prenderlo in considerazione, ad avere in concessione gratuita la struttura per portare avanti noi l’intervento di recupero accedendo ai fondi ministeriali». Tra i progetti anche aule per fare didattica innovativa, per tutte le università.

IL BORGO ANTICO E LA CHIESA Il borgo antico si dipana dentro e attorno ad un’isola pedonale. Un piccolo fazzoletto di città fermo all’800 con quasi tutti gli edifici ristrutturati e riportati allo splendore originale. Lì attorno ci sono l’Ecomuseo urbano della Circoscrizione 6 (che ospita mostre e incontri) e la parrocchia di via San Gaetano da Thiene. Oltre a case di pochi piani che lasciano libera la visuale e che mostrano i due simboli dei centri vitali di un tempo: la ciminiera della fabbrica e il campanile della chiesa, con tanto di orologio che segna il tempo degli abitanti del borgo con i suoi rintocchi.

I PARCHI L’Arrivore con i suoi orti, la sua area giochi e l’area cani rappresenta sicuramente uno dei punti più interessanti del quartiere. Inaugurato il 7 ottobre 2009 dal Settore Grandi Opere del Verde Pubblico, si trova sulla sponda destra del torrente Stura. Bonificato dopo una precedente occupazione nomade, ospita oggi 174 orti tutti regolamentati e assegnati. Il clou è rappresentato dall’area giochi costata la bellezza di 619mila euro. Un paradiso di 580mila metri quadrati dove spiccano - tra le altre cose - una pista ciclo-pedonale, una zona umida a salguardia dell’avi-fauna e della bio-diversità, piante autoctone. Vastissimo è anche il parco della Confluenza che inizia da piazza Sofia e si snoda lungo due Circoscrizioni, la 6 e la 7. Con una flora e una fauna tutte da scoprire. Qualche anno fa, con i fondi di AxTo, è stata rinnovata l’area giochi di piazza Sofia. Il costo dell’intervento è stato di circa 107mila euro.

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