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IL FATTO
30 Maggio 2023 - 18:13
L'ospedale di Chieri
Niente più ricoveri per bambini e ragazzi all’ospedale di Chieri. Nel periodo estivo, l’Asl To5 ha deciso di chiudere il reparto di pediatria dell’ospedale Maggiore di via Demaria. «Stiamo assumendo nuovi medici, ma abbiamo carenze nell’organico degli infermieri - fanno sapere dall’azienda sanitaria -. Per questo, dobbiamo sospendere il servizio notturno per due mesi e mezzo».
L’interruzione è attesa a partire dal mese di luglio, quando il personale inizierà anche la rotazione per le ferie. L’accesso al pronto soccorso sarà comunque garantito anche ai più piccoli. Non basta questo, però, a frenare le preoccupazioni del sindacato Nursind, che tutela la categoria degli infermieri. «Rischiamo che si ripeta lo stesso copione già visto in altri ospedali - scandisce la segretaria Monica Scomersich - Prima si chiude il reparto temporaneamente, poi lo si sospende in maniera definitiva». L’ha ribadito anche sabato scorso, durante la manifestazione a Torino con oltre sessanta sigle del Comitato per la tutela del diritto alla salute e alle cure. «La città perde un servizio essenziale. Noi infermieri siamo pochi, è vero. Per questo, serve un piano di assunzioni immediato, che dia risposta alle carenze di personale. Se a settembre dovremo ripartire con le stesse forze su cui possiamo contare oggi, i problemi non potranno che continuare. Chiediamo anche certezze sul nostro futuro lavorativo: continueremo a lavorare a Chieri o saremo trasferiti altrove?».
Dai tempi del Covid, la pediatria chierese è ospitata in alcune stanze con muri in cartongesso ricavate all’interno del reparto di ostetricia. I ricoveri diurni sono una decina ogni mese. Dall’Asl, al momento, escludono l’ipotesi di una chiusura definitiva del reparto. «Riaprirà a regime dopo il periodo estivo» assicura l’azienda. Resta attiva anche la culla della terapia subintensiva neonatale.
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