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LA STRAGE DI BRANDIZZO

«Il treno poteva deragliare», le case di Brandizzo salve per pochi minuti

Gli operai travolti e uccisi dal treno avevano già iniziato la rimozione dei binari

brandizzo stazione

A pochi metri dalla stazione di Brandizzo e dal luogo dell'incidente sorgono villette e piccoli condomini

«Se il treno fosse passato qualche minuto dopo, avrebbe potuto deragliare». Il sospetto era sorto già ieri, durante i primi rilievi degli agenti della polizia ferroviaria, oggi è arrivata la conferma: la strage di Brandizzo avrebbe potuto avere dimensioni ben peggiori.

A spiegarlo è stata la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, questa mattina, quando con i cronisti ha fatto il punto della situazione in merito alle indagini del terribile incidente ferroviario costato la vita a 5 operai che stavano lavorando sui binari della stazione di Brandizzo. «Altri treni erano passati poco prima - ha spiegato - e forse si è rischiato anche una situazione ancora più grave». Il motivo è presto spiegato: «Se avessero proceduto in questo lavoro - ha continuato la procuratrice capo - e fosse passato il treno qualche minuto dopo, magari dopo la rimozione dei binari, il treno avrebbe deragliato». 

La squadra della Sigifer infatti quella notte aveva il compito di sostituire un piccolo tratto di binari usurati. Pochi metri, 7 o 8, da rimuovere e cambiare con quelli nuovi. Non serve molta immaginazione a intuire cosa sarebbe successo se il treno che ha travolto gli operai, composto da locomotore e 11 vagoni, e che già era in ritardo, fosse arrivato a Brandizzo ancora più tardi. Gli operai infatti avevano già iniziato il lavoro e se avessero fatto in tempo a rimuovere anche solo un piccolo tratto di binari, il treno avrebbe deragliato. 

Le conseguenze sono abbastanza chiare. Non solo il deragliamento con ogni probabilità sarebbe costato la vita anche ai due superstiti e ai due macchinisti, ma i vagoni - lanciati a circa 100 chilometri orari - sarebbero diventati una sorta di enormi proiettili impazziti, lanciati sulla stazione (vuota) ma anche sulle case. In quel tratto la ferrovia infatti corre a pochissimi metri da villette e piccoli condomini, e a quell'ora di notte i rischi per chi dormiva tranquillamente nei propri letti, ignaro, sarebbero stati tremendi. E così si comprendono ancora di più i dubbi espressi ieri dal sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, che fin dalla mattina si era chiesto se fosse corretto che un treno transitasse a quella velocità in mezzo alla città.

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