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ANIMALI
15 Ottobre 2023 - 07:00
Benny, uno dei cuccioli del Biondo, era stato catturato nella prima caccia di ottobre, infertilizzato e rimesso in libertà
È ricominciata, e durerà una decina di giorni, la “caccia” al Biondo, l’ibrido lupo-cane a capo di un branco in Val di Susa. Il Biondo, così chiamato per il suo colore chiaro, è un incrocio tra un cane e un lupo, già sfuggito a due analoghi tentativi compiuti nell’ottobre 2022 nel parco Orsiera Rocciavrè e lo scorso marzo a Villar Focchiardo.
A marzo il precedente tentativo di cattura:
Ora, per il terzo tentativo, il personale dei Parchi Alpi Cozie ha deciso di spostare le operazioni nel Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand. “Caccia”, per fortuna, è solo un modo di dire: l’obiettivo infatti non è ucciderlo, ma catturarlo. Il lavoro, coordinato dall’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie con la collaborazione di Città metropolitana, Università, Canc e dei carabinieri forestali in seno al progetto Life WolfAlps, ha l’obiettivo di contenere la diffusione degli ibridi.
Il metodo, in teoria, è semplice: li si cattura, li si sterilizza e li si rimette in libertà. La pratica però è ben diversa: il Biondo, a quanto pare, non ha nessuna intenzione di farsi trovare. La sua esistenza è stata scoperta nel 2020 e per ora di lui esistono solo una foto e i suoi “bisogni”, trovati nel bosco e dall’esame genetico dei quali è stato possibile accertare che si tratta in effetti di un ibrido. Da quel momento, il Biondo ha anche messo su famiglia: «Da qualche anno - conferma Luca Marello, direttore dei Parchi delle Alpi Cozie - ha costituito una coppia riproduttiva con una lupa pura generando prole incrociata». Un problema, in quanto l’ibridazione è considerata la principale minaccia per la protezione del lupo e la gestione della specie in Italia anche dal progetto LIFE WolfAlps.
Il branco del Biondo ripreso da una fototrappola
Il Biondo però continua a beffare guardie ed esperti. Un’impresa non riuscita a Benny, uno dei suoi cuccioli, che era stato catturato nella prima caccia di ottobre, infertilizzato e rimesso in libertà. Suo padre invece non pare proprio intenzionato a ripercorrere le orme dell’ibrido più famoso della letteratura, Zanna Bianca, che preferì la vita della città a quella dei boschi: il Biondo continua a nascondersi e a sfuggire all’uomo.
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