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Il progetto

Nuovi alloggi nell’ex poliambulatorio, lo storico edificio venduto dopo un secolo

Il rilancio a cura dei fratelli Vasino. Via anche l’ex lavatoio di corso Buozzi, distrutto 20 anni fa da un incendio

L'ex poliambulatorio di Chieri

L'ex poliambulatorio di Chieri

Per più dieci anni sono falliti tutti i tentativi per recuperare l’ex poliambulatorio di piazza Mazzini a Chieri, in pieno centro storico: un misterioso imprenditore texano voleva trasformarlo in albergo, due coniugi avevano versato la cauzione per comprarlo, salvo poi richiederla indietro e non concludere l’alienazione. Ora, i fratelli chieresi Renato e Giuseppe Vasino se lo sono aggiudicato e si preparano a ristrutturarlo, creando degli alloggi di pregio. Sono stati gli unici a partecipare all’asta promossa dal Comune nelle scorse settimane. Così è bastata un’offerta di poco superiore al minimo imposto dall’ente (495mila euro) per mandare a buon fine l’operazione.

I fratelli Vasino

Figli di Angelo, i Vasino sono i titolari della tessitura di corso Torino, a Chieri, che dal 1955 produce per la moda e l’arredamento di alto livello. Sono già proprietari di altri due edifici storici del centro: palazzo La Meridiana e palazzo Valfrè. «La nostra non è solo un’operazione immobiliare - spiega Giuseppe -. Chieri ha dato tanto alla nostra famiglia e alla nostra azienda. È un piacere e un orgoglio portare avanti progetti di questo tipo nella nostra città».

Prima di essere proprietà del Comune, nel 1400 l’ex ambulatorio era la dimora della potente famiglia dei Dodoli. Poi è passato di mano fra conti, cavalieri e infine il sindaco di fine ‘800 Giovanni Demaria. Nel 1874 si insediò il Circolo Chierese, dove si giocava a boccette. Casa del fascio dal 1935, diventa Casa del popolo dopo la Liberazione, quando passa in mani comuniste. Poi fu la volta dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro le malattie e dell’Asl, che l’ha lasciato più di dieci anni fa.

L’ex lavatoio

«Cedere questa struttura ci permette di ottenere risorse per ridurre il debito delle casse comunali ed effettuare nuovi investimenti - è soddisfatto l’assessore al bilancio Roberto Quattrocolo -. Incassiamo poco più di 500mila euro, che si aggiungono agli 11.100 per la recente vendita dell’ex lavatoio di corso Buozzi».

Anche questo era un edificio storico andato all’asta di recente. Risale al 1934, quando le massaie chieresi lo usavano per sciacquare i panni lavati in casa. Poi fu abbandonato e compromesso da un incendio, tanto che oggi è una tettoia fatiscente. L’ha acquistato La Margherita Servizi srl, impresa che ha sede proprio lì accanto.

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