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SCIOLZE

Cerca tartufi ma senza tesserino, maxi multa al “trifulè” furbetto

L'uomo è stato sorpreso dalle Guardie mentre era in compagnia del suo cane da tartufi

tartufo

Il tartufo bianco è stato sequestrato

È andato per boschi a Sciolze, in provincia di Torino, con il suo cane da tartufi, un Lagotto, ma si era “scordato” di fare l’apposito tesserino. E così quella che era un’uscita fortunata - aveva già trovato un piccolo tartufo bianco - è diventata una giornata da dimenticare quando si è imbattuto nelle Guardie ecologiche volontarie della Città metropolitana.

L’uomo, oltre al pregiato tubero, aveva anche lo zappino necessario a cavare i tartufi dal sottosuolo. Inevitabili le sanzioni: una sanzione amministrativa di 860,66 euro e il sequestro dello zappino e del tartufo raccolto.

Chi può cercare tartufi?

L’attività dei “trifulè” in Piemonte è possibile a seguito del pagamento delle tasse di concessione regionali. Il tesserino di idoneità si consegue a seguito di un esame, che mira a verificare che il futuro cercatore conosca la biologia del prezioso fungo sotterraneo, la corretta modalità di raccolta e il ripristino dei luoghi, le modalità per la tutela del benessere del cane durante la cerca e cavatura.

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