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VAL SANGONE

A Giaveno radiografie “vietate” fino a marzo, i pazienti costretti ad andare fino ad Avigliana

Il macchinario è rotto e anche l’attività del Punto di primo intervento è ridotta, il sindaco scrive all’Asl

 Il macchinario è rotto e anche l’attività del Punto di primo intervento è ridotta

Il macchinario è rotto e anche l’attività del Punto di primo intervento è ridotta

Val Sangone senza radiografie per mesi, con il punto di primo intervento di Giaveno “azzoppato”. Tutto a causa di un guasto che di fatto limita le possibilità di intervento dei medici in quello che dovrebbe essere un pronto soccorso già “ridotto” in partenza.

A denunciare pubblicamente il problema, dopo aver scritto una lettera al direttore generale dell’Asl To3, è stato proprio il sindaco di Giaveno, Carlo Giacone. «Con la mia lettera - spiega - ho chiesto di sapere quali azioni l’Asl intende portare avanti per risolvere il problema del macchinario di Radiologia che è guasto da inizio dicembre». Come detto, senza poter fare raggi, anche il Punto di primo intervento risulta di fatto limitato: basti pensare che anche solo intervenire su un problema a un braccio o a una gamba risulta di fatto impossibile, senza poter fare una radiografia che consenta di appurarne natura e gravità. «Al momento - spiega Giacone - i pazienti devono andare ad Avigliana che però è sempre piena». Un problema che arriva proprio quando «avevamo appena esultato perché erano stati concessi i raggi torace ad accesso diretto, come chiesto dai medici per valutare sul nascere eventuali bronchiti e polmoniti». La risposta dell’Asl non è stata molto incoraggiante: «Il nuovo macchinario per la radiologia digitale - spiega il sindaco - arriverà a inizio marzo. Nel frattempo i pazienti critici che necessitano di raggi vengono portati in barella ad Avigliana o Rivoli».

Con la sua lettera, Giacone ha toccato anche altri punti. Tra cui la richiesta «che venga nominato in breve tempo un nuovo Direttore di Distretto, e che sia dedicato solamente al nostro territorio (che è già vastissimo, comprendendo anche la Val Susa). Abbiamo bisogno di una persona di riferimento per portare le esigenze dei cittadini a conoscenza dei vertici delle Asl. Mi è stato garantito che sarà presto emesso un bando per la supplenza del posto».

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