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SCARMAGNO

Condanne ridotte per il rogo Darkem

La sentenza d'appello per i fratelli-imprenditori sotto accusa

rogo darkem

Il rogo della Darkem

Pena ridotta in appello per i fratelli D’Arco per il rogo dell’azienda chimica Darkem di Scarmagno.

E’ passato poco meno di un anno dalla sentenza di Primo grado che aveva condannato Giuseppe e Davide D’Arco a tre anni di pena per il devastante rogo della Darkem avvenuto il 30 maggio del 2016 a Scarmagno. La Corte d’Appello ha confermato la condanna, ma ha ridotto la pena a due anni e dieci mesi, confermando anche i risarcimenti nei confronti delle parti civili con una provvisionale di circa 270mila euro, compreso anche lo spettante al Comune di Scarmagno e alla decina di persone che erano rimaste ferite.

Il fatto a cui si rifà il processo risale al 30 maggio 2016, quando un incendio si sviluppa nel capannone della ditta Darkem di proprietà della famiglia D’Arco (all’epoca dei fatti era vivo anche il padre, Domenico, che però è deceduto prima della fine del processo). Una ditta che si occupava del confezionamento e produzione di svariate tipologie di prodotti chimici. Quella sera le fiamme hanno provocato una tremenda esplosione che ha sventrato il capannone scagliando blocchi di cemento a decine di metri di distanza. Due erano state le esplosioni a breve distanza e solo per miracolo non avevano causato morti tra le squadre di vigili del fuoco e carabinieri e polizia che stavano accorrendo sul posto.

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