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IVREA

«Guardie armate in ospedale per difendere medici e infermieri dai loro pazienti»

La proposta della Federazione sindacati indipendenti Fsi-Usae dopo le recenti aggressioni

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Troppe aggressioni al pronto soccorso dell'ospedale di Ivrea

Guardie armate in ospedale per contrastare le sempre più frequenti aggressioni ai danni di medici e infermieri.
La proposta per l’ospedale di Ivrea, in provincia di Torino, teatro nelle ultime settimane di una raffica di episodi violenti, arriva dalla Federazione sindacati indipendenti Fsi-Usae ed è rivolta direttamente all’Asl To4.

«Il personale va tutelato - spiega il segretario territoriale, Salvatore Orifici -. Le drammatiche aggressioni nei pronto soccorso di Ivrea del mese di febbraio, hanno riportato in evidenza l’urgenza di un intervento risolutivo».

E quindi ecco la proposta della Fsi-Usae «già attuata in moltissime Aziende sanitarie ed ospedaliere su scala nazionale ed anche in diverse Aziende del Piemonte» e cioè quella di «affidare il servizio di portierato, alle guardie particolari giurate, che sono, a tutti gli effetti, considerate “incaricati di pubblico servizio”. Esse assolvono non solo il ruolo di sicurezza e legalità, ma costituiscono una presenza qualificata nei confronti dei dipendenti e dell’utenza, essendo forniti di divisa e di porto d’arma, svolgendo anche un effetto deterrente per quei cittadini che, trovandosi al cospetto di un addetto con funzioni giuridiche di sicurezza, indubbiamente reprimono gli eventuali istinti aggressivi che invece si riverserebbero sul personale aziendale».

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