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«Ammanchi incredibili nei suoi condomini», chiesti 2 anni e 8 mesi per l’amministratore

Rischia una condanna il professionista imputato in un processo per appropriazione indebita

«Ammanchi incredibili nei suoi condomini», chiesti 2 anni e 8 mesi per l’amministratore

«Ammanchi incredibili nei suoi condomini», chiesti 2 anni e 8 mesi per l’amministratore

Per la Procura è responsabile di «ammanchi incredibili, che hanno portato i condomini che amministrava al collasso».

Rischia due anni e otto mesi di carcere Marco Morelli, l’amministratore di Cambiano imputato in un processo di primo grado per appropriazione indebita. Nei giorni scorsi, in aula, il suo avvocato Valerio Donato ha replicato alla proposta di condanna dell’accusa chiedendo che venga prosciolto. «Il mio assistito non si è mai appropriato dei soldi altrui - scandisce la linea difensiva - Si limitava a spostarli dal conto corrente di un condominio all’altro».

I fatti al centro del processo riguardano una serie di presunte irregolarità che risalgono a prima della pandemia, in alcuni palazzi amministrati da Morelli a Cambiano. La Procura chiede conto di un “buco” da mezzo milione di euro. «Spostava dal conto di un condominio all’altro cifre pazzesche - entra nel merito la requisitoria - Uno si è ritrovato con soli 8 euro disponibili, nonostante i residenti avessero pagato tutto regolarmente, mentre i fornitori incalzavano per ricevere i pagamenti per i loro servizi». Prosegue l’accusa: «Morelli si arrampica sugli specchi e non sa spiegare perché non tornano i conti. Ha lasciato un caos tale che il successore ha dovuto nominare un revisore contabile per risollevare le sorti dei condomini».

Donato contesta anche le tempistiche della querela con cui la vicenda è stata portata all’attenzione delle autorità giudiziarie, che risale a luglio 2020. «In quel momento, era già passato quasi un anno da quando il mio assistito aveva interrotto ogni rapporto con i condomìni coinvolti» segnala l’avvocato.

Intanto, alcune delle famiglie che si sentono danneggiate partecipano al processo come parti civili, assistite dall’avvocato Stefania Grazini. Sperano in un risarcimento dei danni, dopo aver dovuto sborsare migliaia di euro per ripagare i debiti accumulati senza che se ne accorgessero.

Il processo riprenderà a giugno, quando è attesa la sentenza.

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