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L’incrocio sembra un autoscontro: «Tre incidenti in appena 5 giorni»

Il Comune avrebbe voluto installare dei cuscini berlinesi ma non è stato possibile

L’incrocio sembra un autoscontro: «Tre incidenti in appena 5 giorni»

L’incrocio sembra un autoscontro: «Tre incidenti in appena 5 giorni»

Chi deve fermarsi allo stop, spesso tira dritto. Chi ha la precedenza, pigia troppo sull’acceleratore e non rispetta i limiti.
A Chieri, l’incrocio tra via Roaschia e via Boves è da record: tre incidenti in cinque giorni, tutti con una dinamica simile. «Tra mancate precedenze e alta velocità, non c’è settimana in cui non se ne verifica almeno uno» sono preoccupati i residenti. Per fortuna, nei casi più recenti non risultano feriti gravi. Ma diversi mezzi hanno riportato danni ingenti alla carrozzeria e, in passato, gli impatti più violenti hanno messo in pericolo la vita di alcune persone. Una volta, un’auto è finita contro una centralina dell’alta tensione, lasciando a lungo il quartiere senza elettricità.

Questa è una delle zone più eleganti della città, al confine con le colline di Pino Torinese. Via Roaschia procede parallela a corso Torino. Chi la percorre, avrebbe l’obbligo di fermarsi a ogni incrocio con le traverse. Più volte i cittadini hanno chiesto al Comune di mettere in sicurezza il tratto. Propongono dei dossi o attraversamenti pedonali rialzati, come i tanti che, negli ultimi due anni, sono stati costruiti in altri quartieri di Chieri. «Qui non ne hanno fatto neppure uno» fanno notare.

L’anno scorso, il Comune ha approvato il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano. Per via Roaschia, prevedeva di eliminare gli stop e installare i cuscini berlinesi. Sono dei particolari rialzi che non disturbano bici e moto, ma costringono auto e furgoni a rallentare. «Avevamo già trovato le risorse per installarli, ma secondo le recenti modifiche al Codice della Strada volute dal ministro Matteo Salvini il nostro progetto non va più bene - spiega il sindaco Alessandro Sicchiero (Partito Democratico) - Sappiamo che, in quel tratto, c’è un problema di sicurezza». Il mandato della Giunta termina a giugno, quando sono in programma le elezioni amministrative. «Se saremo rieletti, sarà una delle prime questioni che affronteremo».

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