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Ivrea
16 Maggio 2024 - 15:16
Stop agli abbattimenti dei cinghiali nel parco dei Cinque laghi di Ivrea. Agricoltori preoccupati per i danni alle loro colture
Il primo giugno segnerà una svolta significativa per l'area dei Cinque Laghi di Ivrea. Con l'istituzione del nuovo parco provinciale, le attività di contenimento dei cinghiali verranno sospese, creando un vuoto gestionale che preoccupa agricoltori e ambientalisti. La Città Metropolitana di Torino, che sarà l'ente gestore del parco, ha confermato la cessazione degli abbattimenti, suscitando reazioni contrastanti: i cinghiali non potranno più essere abbattuti durante la stagione di caccia ma saranno controllati utilizzando selecontrollori abilitati grazie a specifici corsi.
Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino, non ha esitato a esprimere il suo disappunto: «Ecco il primo effetto paradossale dell’istituzione di questo parco inutile. Prima del parco, nelle aree già protette perché inserite nella rete Natura 2000, si gestiva la fauna che danneggia l’agricoltura e gli ecosistemi. Dal 1 giugno dovremo aspettare mesi prima che il nuovo parco sia funzionante e prima che possa predisporre tutti gli strumenti di gestione, tra cui il piano di contenimento del cinghiale.».
Le parole di Mecca Cici riflettono una preoccupazione diffusa tra gli agricoltori, che temono un aumento dei danni alle colture. «Con il Parco, per molto tempo, avremo una riserva di cinghiali che di notte potranno irradiarsi nei territori circostanti per danneggiare i campi».
In questo periodo, tempo delle semine del mais e del primo taglio del fieno è particolarmente critico per gli agricoltori. Le segnalazioni di danni causati dai cinghiali si moltiplicano: i semi appena interrati vengono divorati e la cotica erbosa scalzata, distruggendo la biodiversità dei prati stabili necessari agli allevamenti bovini. La Città Metropolitana ha chiesto ai selecontrollori di intensificare gli sforzi di contenimento prima del 1 giugno, ma la preoccupazione rimane alta.
Coldiretti chiede soluzioni che permettano di continuare e intensificare gli abbattimenti di cinghiali nell’area dei Cinque Laghi: «Pretendiamo che l’agricoltura sia protetta dai cinghiali e che vengano adottate soluzioni ponte che permettano non solo di continuare ma anche di intensificare gli abbattimenti di cinghiali. Le aziende agricole non possono aspettare i tempi della burocrazia introdotta con questo nuovo parco», ha dichiarato Mecca Cici. La critica si estende alla nascita del parco stesso, definito "politico" e privo di un progetto concreto per lo sviluppo sostenibile dell'area.
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