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Lavori contestati e alle case Atc arrivano anche i carabinieri

Momenti di tensione tra residenti e operai, sul posto anche il sindaco

Lavori contestati e alle case Atc arrivano anche i carabinieri

Lavori contestati e alle case Atc arrivano anche i carabinieri

Dopo le proteste di fine maggio, a Chieri resta alta la tensione tra i residenti delle palazzine popolari di via Monti e l’Atc, che le gestisce. Ieri mattina, gli inquilini hanno contestato gli operai della ditta che sta eseguendo i lavori per la riqualificazione di una parte degli spazi comuni dei condomini e degli alloggi inagibili. Rapidamente, sono arrivati nel cortile del complesso il presidente dell’Atc Emilio Bolla, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, il sindaco Alessandro Sicchiero e l’assessora alle Politiche sociali Raffaela Virelli.

I malumori riguardano soprattutto il campo da calcio in cortile. Secondo il progetto, l’erba sintetica deve essere sostituita con una superficie in resina, che non soddisfa i ragazzi del quartiere abituati a giocare lì a pallone. Non solo: è previsto anche un nuovo murales sulle pareti esterne, «ma quei soldi si potevano usare per risolvere i tanti problemi cronici dei nostri appartamenti» incalzano, dopo aver, nei giorni scorsi, “ingabbiato” i palazzi con striscioni di protesta. Per esempio, ci sono molte infiltrazioni in molti appartamenti e i citofoni, che non funzionano da anni, non verranno aggiustati.

«Non possiamo accettare che gli operai e i professionisti vengano presi a cattive parole mentre lavorano - esorta Bolla - Questi interventi sono stati progettati secondo le priorità definite dal Comune. Non possiamo rinviarli né modificarli, perché rischiamo di perdere i finanziamenti europei (575mila euro, ndr) che li hanno resi possibili. Chiedo al sindaco la collaborazione per garantire la sicurezza per lo svolgimento del cantiere».

Sicchiero dà la sua disponibilità per calmare gli animi, ma sprona Atc: «Bisogna dare ascolto ai residenti, che da tempo chiedono di risolvere dei problemi concreti e reali». Aggiunge Virelli: «Non è corretto dire che è stato il Comune a definire gli interventi in progetto. Il Comune ha fornito un elenco di priorità, poi la Città di Torino, proprietaria degli immobili, ha scelto quali interventi fossero inclusi nei finanziamenti».

Poi in via Monti è tornata la calma e le forze dell’ordine hanno lasciato il quartiere. Non prima di una promessa di Bolla che, in parte, accoglie le richieste dei residenti: «Ordiniamo una rete più alta da posizionare intorno al campo da calcio, in modo che la palla non esca».

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