Cerca

GIAVENO

Investita da un furgone, muore dopo due mesi. Ecco chi era la vittima dell'incidente di Giaveno

Il commovente ricordo di chi l'ha conosciuta: «Piccola ma energica, curiosa e sempre desiderosa di conoscere qualcosa di nuovo»

Investita da un furgone, muore dopo due mesi. Ecco chi era la vittima

Investita da un furgone, muore dopo due mesi. Ecco chi era la vittima

Si chiamava Carla Guglielmino, aveva 78 anni e, prima di andare in pensione, era stata una delle più amate parrucchiere di Giaveno e della Val Sangone. 

Carla guglielmino è morta domenica scorsa al Cto, dove era ricoverata dal 16 aprile dopo essere estata investita in via Romarolo a Giaveno, a poca distanza dalla sua abitazione: ha attraversato la strada proprio mentre stava sopraggiungendo il furgone di un corriere. A poca distanza era atterrato l’elisoccorso che aveva poi provveduto al trasporto al Cto. Da quel giorno la Guglielmino è rimasta ricoverata e purtroppo le sue condizioni sono progressivamente peggiorate, fino alla morte sopraggiunta domenica.

La sua scomparsa ha provocato un'ondata di commozione a Giaveno, dove era molto conosciuta proprio per la professione esercitata per una vita che l'aveva portata a conoscere intere generazioni di donne del posto. E proprio una di loro, Concetta Leto, docente presso l'istituto Pascal di Giaveno e direttore del museo Alessandri di Giaveno, le ha dedicato uno splendido e commovente ricordo: «Il ricordo è ancora vivido nella mente. Ero troppo piccola per stare seduta sulle sue comode poltrone. Lei allora prendeva uno sgabello e, seppure minuta, mi sollevava con forza sistemandomi come se fossi su un trono. Mi avvolgeva con la lunga mantella bianca e iniziava a tagliarmi la frangia. Mi pettinava con cura facendomi sentire una principessa. Sono cresciuta con le sue preziose acconciature tanto che anche all'alba del giorno di nozze ha voluto abbellirmi con fiori e treccine come sapeva fare lei. Gli anni sono trascorsi velocemente ma l'ho rivista più volte. Piccola ma energica, curiosa e sempre desiderosa di conoscere qualcosa di nuovo. Amava camminare spesso per le vie del paese dove ci siamo sempre scambiate sorrisi, abbracci e saluti. Ho saputo che lei, la mia pettinatrice, non c'è più. Se n'è andata da suo marito Roberto che l'ha attesa da anni. Ora, però, quando entrerò nel suo salone di bellezza penserò che quelle luci riflesse negli specchi che lo abitano siano le sue. Arrivederci cara Carla...»

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.