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Il caso
30 Giugno 2024 - 09:30
La rotonda della discordia, dopo 6 anni è tutto da rifare
Dopo sei anni è tutto da rifare per la rotonda di Scarmagno, all’incrocio tra via Montalenghe e via Masero Lo conferma scoraggiato il sindaco Adriano Grassino: «L’opera era stata cominciata già dall’amministrazione che mi aveva proceduto, ma continui ritardi e rinvii ci hanno portato a sei anni di distanza a dover rivedere il progetto e, soprattutto, i costi per realizzarla».
La rotonda era stata caldeggiata anche dalle aziende dell’area industriale che si affacciano sulla SP82 che in quel tratto prende il nome di via Montalenghe. Un poco per spezzare la velocità sul lungo rettilineo che porta da frazione Masero fino a Romano Canavese passando di fronte al comprensorio della ex- Olivetti, ma anche per rendere sicuri i due accessi, a destra e a sinistra, alle aziende. Eppure questi sei anni sono stati pieni di vicissitudini al punto che dopo essere stata tracciata con i “new jersey” in plastica così è rimasta, senza mai diventare una rotonda effettiva.
«Negli anni abbiamo scoperto che i terreni che dovevano essere acquisiti dal comune - spiega Grassino -, e ceduti da parte dei privati del piano edilizio della zona industriale non ci appartenevano. Non si poteva, quindi, fare la rotonda su terreni ancora privati. Abbiamo dovuto procedere ai frazionamenti, qualche proprietario però è restio a cedere i terreni e siamo fermi anche per questo. Come se non bastasse, essendo passati molti anni, il progetto si è dovuto rivedere completamente, i costi sono lievitati nel frattempo. Abbiamo un contributo della Città metropolitana di Torino, ma oramai non basta più a coprire i costi dell’opera. Infine, più volte, siamo dovuti intervenire per risistemare i new jersey rotti, distrutti dai veicoli di passaggio, da incidenti, con costi ulteriori a carico dell’amministrazione. In ogni caso non demordiamo, sono fiducioso che nel giro di un anno verremo a capo della situazione e la rotonda verrà terminata».
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