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Ivrea

Ancora disordini in carcere: un'altra aggressione agli agenti di polizia penitenziaria

L'aggressione è avvenuta dopo che gli agenti gli avevano negato di essere spostato in un'altra sezione del carcere per parlare con un altro detenuto

Ancora disordini in carcere: un'altra aggressione agli agenti di polizia penitenziaria

Foto d'archivio

La situazione nelle carceri piemontesi continua a essere critica. E in queste ore è arrivata un'altra denuncia del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) in merito a un ulteriore episodio avvenuto ieri, giovedì 15 agosto, nella casa circondariale di Ivrea, dove un detenuto ha aggredito alcuni agenti di polizia penitenziaria.

In base a quanto riportato da Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sappe, un uomo detenuto di origine tunisina avrebbe chiesto agli agenti di essere trasferito in un'altra sezione del carcere per poter parlare con un suo connazionale. Di fronte al rifiuto degli agenti, l'uomo avrebbe reagito con violenza, aggredendoli prima verbalmente e poi fisicamente. Poi, il detenuto avrebbe sollevato una scrivania, spingendola contro gli agenti e ferendo al piede uno di loro. La situazione si è calmata grazie all'intervento tempestivo di ulteriore personale di supporto. 

«È inaccettabile che i poliziotti debbano rischiare la vita a causa della violenza incontrollata di alcuni detenuti, aggravata da una gestione penitenziaria che ha trascurato la sicurezza del personale», ha commentato Donato Capece, segretario generale del Sappe. Capece e Santilli hanno poi fatto un appello, in cui hanno chiesto nuovi provvedimenti in merito alla gestione delle carceri e interventi più severi nei confronti dei detenuti violenti.

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