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il dramma al campo sportivo
31 Ottobre 2024 - 08:15
Sono sempre gravi le condizioni del bambino schiacciato dalla porta di calcetto a Giaveno
All’ospedale Regina Margherita le sue condizioni restano stabili, ma sono sempre gravi. «Il papà mi scrive tutti i giorni, lui e la mamma sono sconvolti». Parole di Enrico Maria Picco, avvocato della famiglia del bambino di 10 anni travolto da una porta da calcetto al centro sportivo dell’Asd Tennis, nel comune di Giaveno. Un piccolo paese che oggi darà l’ultimo saluto a Matilde Lorenzi (19enne campionessa morta sugli sci) e che sta vivendo un doppio dramma: una giovane vita, quella di Matilde, si è già spezzata, mentre un altro bambino sta lottando per sopravvivere dopo che una porta di un campo da calcetto (che viene utilizzato anche per il tennis, per cui è ambivalente) gli è finita in testa. Un incidente terribile che si è verificato lunedì pomeriggio, mentre il piccolo stava seguendo una lezione di tennis insieme al suo istruttore e ad altri ragazzi. Il giovanissimo sportivo è stato soccorso subito dai presenti e dai sanitari del 118, poi è stato trasportato in elisoccorso al Regina Margherita: è subito svenuto e ha perso molto sangue. Continua ad essere intubato e, allo stato attuale, non è possibile eseguire alcun intervento chirurgico, per non peggiorare il quadro clinico del ragazzino.
Sull'accaduto indagano i carabinieri della stazione di Giaveno, che hanno posto il campetto sotto sequestro: una delle ipotesi è che il bambino si sia appeso alla porta, caduta perché priva dei dispositivi di sicurezza necessari per tenerla ferma. Piero Molinatto, segretario dell’Asd Tennis Giaveno, che gestisce la struttura, aveva affermato che le porte «erano state spostate di lato per la lezione di tennis. E’ stato un incidente imponderabile». Incidente su cui indaga la procura di Torino. Titolare del fascicolo è la sostituta procuratrice Rossella Salvati. L’indagine è per lesioni personali gravissime. «Riponiamo la massima fiducia nell’operato della magistratura, confidando che vengano celermente accertate le responsabilità penali in capo a tutte le persone che, con le loro azioni o le loro omissioni, gravemente negligenti, hanno contribuito all’evento che ha cagionato le lesioni personali gravissime al minore», afferma ancora l’avvocato Picco. Probabile che a finire sotto accusa siano i gestori del centro sportivo. Dopo l’incidente, uno dei due istruttori che in quel momento erano presenti, entrambi qualificati, è intervenuto immediatamente per soccorrere il ragazzo. Nel frattempo, veniva chiamato il 118. E mentre l’inchiesta è aperta, c’è un bambino che lotta per sopravvivere.
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