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il progetto

L'ex "corte" di Chieri diventa housing sociale per le donne vittime di violenza

La riqualificazione di via Marconi grazie a un investimento di due milioni di euro da parte di Fondazione Azimut

L'ex corte di via Marconi 4, a Chieri

L'ex corte di via Marconi 4, a Chieri

Un posto per ricominciare. Ecco il progetto che prenderà vita a Chieri, in via Marconi 4: con un investimento di due milioni di euro, tutti finanziati dalla Fondazione Azimut, quella che adesso è una storica casa di corte diventerà un housing sociale dedicato principalmente a donne e mamme vittime di violenza e di abusi. Non solo, in via Marconi troveranno spazio anche piccoli nuclei familiari, donne che sono rimaste sole, con o senza figli a carico. A prendersi cura di tutto questo ci sono realtà ormai consolidate, come “La Contrada”, associazione che da dieci anni si batte per contrastare il fenomeno dell’isolamento sociale e promuovere la valorizzazione della persona, con “Asili Notturni Umberto I”, realtà radicata nel tessuto torinese con diversi progetti consolidati. E saranno proprio “gli asili”, anche qui, ad occuparsi di tutta la parte sanitaria: proprio come a Torino, a Chieri ci saranno ambulatori dedicati e specializzati in diverse discipline per garantire il massimo del benessere possibile dal punto di vista psicofisico a tutti gli ospiti che alloggeranno, per il tempo necessario a “rialzarsi” e riprendere in mano la propria vita, vivendo negli appartamenti che saranno al piano primo, mentre al pian terreno ci saranno diverse attività, tra cui temporary shop e delle aree dedicate alle associazioni.

E ancora, una zona polivalente, che potrà ospitare eventi, workshop e attività comunitarie. L’ambiente sarà caratterizzato da finiture naturali e neutre con qualche tocco di colore rappresentato dagli arredi. Un’attenzione particolare sarà posta alla qualità dell’aria grazie a un sistema di ventilazione meccanica controllata (Vmc), che assicurerà un costante ricambio, riducendo l’accumulo di inquinanti interni e migliorando il benessere degli utenti. Le finiture interne saranno scelte con criteri rigorosi, privilegiando materiali certificati senza emissioni nocive e a basso contenuto di Voc (Composti organici volatili), per garantire un ambiente sano e sicuro. Il cortile centrale sarà ripristinato rispettando il disegno originale, trasformandolo in un luogo di tranquillità e aggregazione.

Non mancherà il polmone verde, perché verranno piantumati alberi e piante che offriranno ombra, profumi e frescura. Per favorire socializzazione e relax, il cortile sarà arredato con sedute e tavoli da esterno dal design semplice. Gli spazi saranno pensati per ospitare eventi, incontri o momenti di pausa, valorizzando il senso di comunità e il legame con la natura. Il progetto è in divenire, ora sono previsti dieci appartamenti, alcuni completamente accessibili, pensati per disabili e persone a ridotta mobilità. «Siamo felici di poter realizzare una struttura importante. La nostra missione è contrastare la povertà e quando abbiamo visto l’edificio di Chieri non abbiamo esitato. Il tutto è possibile grazie a persone come Sergio Rosso, presidente di Asili Notturni, che in prima linea combatte l’emergenza della povertà», dichiara Marco Lori, presidente di Fondazione Azimut.

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