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Sulle montagne olimpiche di Torino arrivano le seconde case a 5 stelle, anzi cime

Ecco “Mountains For Future”, il nuovo progetto della Fondazione olimpica: recuperare e affittare 40mila seconde case

Sulle montagne olimpiche di Torino arrivano le seconde case a 5 stelle, anzi cime

Sulle montagne olimpiche di Torino arrivano le seconde case a 5 stelle, anzi cime

Tra poco anche le seconde case delle montagne olimpiche avranno una classificazione come gli alberghi, ma niente stelle: ci saranno le cime. Per ottenere la valutazione massima, le 4 cime, i proprietari dovranno passare attraverso una procedura che prevederà la possibilità di ristrutturare e riarredare l’abitazione usufruendo di prodotti finanziari agevolati dalle banche del territorio. Il tutto sotto la regia della Fondazione 20 marzo che ha presentato oggi il progetto “Mountains For Future”, realizzato in collaborazione con Università e Politecnico, con il quale si punta a recuperare e reintrodurre sul mercato degli affitti brevi almeno una parte delle 40mila seconde case poco o per nulla utilizzate che si stima insistano sul territorio che ha ospitato le Olimpiadi di Torino 2006.

Ma nel dettaglio come funzionerà il progetto? «Apriremo una piattaforma sul sito della Fondazione 20 Marzo per i proprietari delle abitazioni - spiega il presidente, Francesco Avato -. Dopo la loro adesione, ci sarà un sopralluogo dei tecnici per capire se servono degli interventi migliorativi per realizzare i quali stiamo lavorando con le banche per individuare prodotti finanziari agevolati. La finalità è rimettere in circolo questi alloggi e coprire le spese di riqualificazione attraverso gli introiti degli affitti». E non solo, visto che Mauro Meneguzzi, sindaco di Sauze d’Oulx, ha anche lanciato una suggestione: «Si potrebbe ridurre l’Imu a chi aderirà al progetto».

«Provare a mettere nella disponibilità del turismo le seconde case per noi è una sfida importante - aggiunge il vicesindaco metropolitano, Jacopo Suppo -. La sostenibilità deve essere in cima e iniziative come questa vanno nella direzione di rispetto del territorio, investendo su quello che già c’è». Per la sottosegretaria alla presidenza della Regione, Claudia Porchietto, «questo è un buon progetto, ma c’è anche bisogno di altro per essere competitivi a livello europeo. Bisogna che i turisti abbiano qualcosa da fare dopo aver finito di sciare».

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