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Allarme sicurezza
29 Gennaio 2025 - 09:19
Il parcheggio dell'ospedale di Rivoli è tornato al centro dell'attenzione per una questione che si trascina da anni: la sicurezza. "Sembra di essere a Kabul", afferma senza mezzi termini Nino Flesia, dirigente sindacale della FP Cgil. Le sue parole non lasciano spazio a interpretazioni: il problema è serio e riguarda la sicurezza del personale, in particolare delle donne, che al cambio turno serale, tra le 22:30 e le 23:00, sono state vittime di aggressioni, furti d’auto e danneggiamenti.
L'ultimo episodio di vandalismo risale a pochi giorni fa, quando un'infermiera ha trovato le gomme della sua auto squarciate. "Negli scorsi anni era stato progettato un sistema di videosorveglianza con decine di telecamere, ma non è stato fatto nulla", denuncia Flesia. La mancanza di fondi sembra essere la giustificazione ricorrente, ma per i lavoratori, che si sentono abbandonati, è una spiegazione che non regge più. La sicurezza non dovrebbe essere un lusso, ma una priorità.
Oltre alla sicurezza, c'è un altro problema che affligge il parcheggio: la disponibilità di posti auto. "È un problema sia per i cittadini che per i lavoratori", spiega Flesia. Con circa 800 dipendenti, l'ospedale di Rivoli necessita di un'area parcheggio adeguata. Attualmente, i lavoratori sono costretti ad arrivare anche un'ora prima dell'inizio del turno per trovare un posto, con il rischio di ritardi e disagi. La richiesta è chiara: serve un parcheggio riservato per il personale.
"Siamo stanchi di promesse vuote", conclude Flesia, chiedendo alla nuova direzione aziendale di affrontare seriamente il problema. La pazienza è al limite e non si escludono iniziative di protesta eclatanti. La situazione richiede un intervento immediato e concreto, che possa garantire la sicurezza e la serenità di chi lavora e frequenta l'ospedale. La questione del parcheggio dell'ospedale di Rivoli è un esempio emblematico di come la sicurezza e l'organizzazione degli spazi pubblici siano elementi fondamentali per il benessere della comunità. È tempo che le promesse si trasformino in azioni concrete, per restituire dignità e sicurezza a chi ogni giorno si prende cura della nostra salute.
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