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Lavori in corso

Cantieri sulla provinciale 460: attenzione alle code e ai lavori per il nuovo acquedotto del Canavese

Tra Salassa e Valperga, lavori per l'acquedotto del Canavese: code e senso unico alternato sulla SP 460

Cantieri sulla provinciale 460: attenzione alle code e ai lavori per il nuovo acquedotto del Canavese

Nel cuore del Canavese, tra Salassa e Valperga, si sta svolgendo un'opera di grande importanza per il territorio: la costruzione del nuovo acquedotto del Canavese. Un progetto ambizioso che promette di rivoluzionare l'approvvigionamento idrico di circa cinquanta comuni della zona, sfruttando l'acqua di alta qualità proveniente dal Gran Paradiso. Tuttavia, come spesso accade con le grandi opere, i lavori in corso stanno causando non pochi disagi alla viabilità locale, in particolare sulla provinciale 460.



Il cantiere, attualmente situato all'altezza del bocciodromo di Salassa, ha imposto un senso unico alternato regolato da semafori. Una misura necessaria per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli automobilisti, ma che inevitabilmente genera lunghe code, soprattutto nelle ore di punta. Gli automobilisti sono invitati alla prudenza e alla pazienza, poiché attraversare l'area del cantiere può richiedere diversi minuti. È un banco di prova per la resistenza e la pazienza di chi percorre quotidianamente questa strada, una delle arterie principali per chi si sposta tra Cuorgnè e i comuni limitrofi.

Il nuovo acquedotto del Canavese è un progetto di ampio respiro, finanziato in parte dall'Unione Europea attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), con il supporto del Ministero dei Trasporti e del Ministero dell'Economia. Il costo complessivo dell'opera ammonta a 254 milioni di euro, di cui 125 milioni sono stanziati dalla SMAT, la società metropolitana acque Torino. L'obiettivo è chiaro: mettere in sicurezza l'approvvigionamento idrico di una vasta area, utilizzando l'acqua raccolta negli invasi dell'Agnel, di Ceresole, Eugio, Serrù e Teleccio, che finora è stata impiegata principalmente per le centrali idroelettriche.

Una volta completate, le nuove condotte copriranno una distanza di circa 129 chilometri, con un'interconnessione alle reti comunali che porterà lo sviluppo complessivo della rete idrica a 140 chilometri. Un'opera titanica che richiede tempo e pazienza, ma che promette di garantire un futuro più sicuro e sostenibile per l'approvvigionamento idrico della regione. È un investimento sul futuro, un passo verso la modernizzazione delle infrastrutture idriche che potrebbe fare la differenza nei periodi di siccità sempre più frequenti.

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