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L'arresto

Documenti falsi e carte clonate: arrestati due uomini a Pinerolo

Ora i due individui si trovano nella casa circondariale Lorusso e Cotugno di Torino

Documenti falsi e carte clonate: arrestati due uomini a Pinerolo

Foto di repertorio

Due cittadini romeni sono stati arrestati a Pinerolo per possesso di documenti falsi validi per l'espatrio e carte di pagamento clonate. L'intervento, avvenuto nella mattinata di lunedì 28 gennaio, ha portato alla luce un caso di frode che si estende ben oltre i confini locali. L'operazione ha visto l'intervento della polizia, con un intervento coordinato tra la squadra di polizia giudiziaria e le pattuglie della polizia stradale di Torino.



Gli agenti hanno fermato un'autovettura con a bordo quattro cittadini romeni. Alla richiesta di esibire i documenti d'identità, gli occupanti hanno presentato documenti apparentemente rilasciati dalle autorità romene. Tuttavia, i dubbi sulla loro autenticità hanno spinto gli agenti a richiedere un'analisi tecnica presso il gabinetto interregionale di polizia scientifica di Torino. I sospetti si sono rivelati fondati: i documenti erano falsi.

L'identificazione dei fermati ha permesso di risalire alla vera identità di uno di loro, su cui gravavano numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la fede pubblica. Inoltre, l'uomo era destinatario di vari provvedimenti di allontanamento, l'ultimo dei quali emesso nel 2023 dalla questura di Biella. La scoperta di documenti d'identità falsi validi per l'espatrio ha costituito un motivo sufficiente per procedere all'arresto in flagranza di reato.



Durante la perquisizione personale, gli agenti hanno rinvenuto nove carte magnetiche abilitate all'acquisto di beni, riconducibili alle maggiori società fornitrici di carte carburante, risultate clonate. Questo ha aggravato ulteriormente la posizione dell'uomo, portando al suo arresto per possesso di documenti falsi e carte di pagamento clonate.

L'operazione non si è conclusa qui. Gli accertamenti sugli altri tre occupanti dell'autovettura hanno rivelato che uno di essi era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla procura Venezia, dovendo scontare un residuo di pena. Anche quest'ultimo è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino.

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