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il caso

Focolaio di aviaria a Chivasso, abbattuti 55mila polli e galline: «Ma il contagio è contenuto»

Luigi Vercellino, direttore generale dell’Asl TO4, fa il punto sui casi di aviaria che hanno colpito un allevamento a Chivasso

Focolaio di aviaria nel torinese, 55mila polli abbattuti

Focolaio di aviaria nel torinese, 55mila polli abbattuti

Per quanto riguarda l’influenza aviaria a Chivasso sono state abbattute 55mila galline, ma il contagio è contenuto. È stato Luigi Vercellino, direttore generale dell’Asl TO4 a convocare una conferenza stampa per fare il punto sui casi di aviaria che hanno colpito un allevamento a Chivasso. «Per contenere l’epidemia - ha spiegato Vercellino - è stato necessario abbattere le 55mila galline dell’allevamento dove sono stati registrati i casi. Abbiamo eseguito il compito insieme ai veterinari della Regione e dell’Asl. Poi abbiamo compiuto oltre ottocento campionamenti nelle fasce di controllo attorno all’allevamento, entro il raggio di tre e poi di sette chilometri delle zone di attenzione. A questi si aggiungono duecento controlli fatti su tutti i luoghi e i soggetti venuti a contatto con l’allevamento epicentro dell’aviaria. Sono tutti risultati negativi, e questo ci induce a pensare che fino ad ora il contagio è stato limitato e circoscritto a quel solo allevamento».

Per fare fronte all’emergenza sono state attivate le unità di crisi epidemiologica veterinaria e anche quella per la salute umana, in quanto l’aviaria è un epidemia che in taluni casi è trasmissibile all’uomo. Però non c’è alcun pericolo. «Possiamo anche garantire - conclude Vercellino - che tutti gli alimenti, sia carni che uova che trovate in commercio nella zona, sono esenti da qualsiasi pericolo». L’Asl To4 e la Regione continueranno a monitorare la situazione fino a quando si potrà chiudere il rischio per la potenziale epidemia. «Attualmente il rischio di esposizione è basso e il focolaio può essere considerato esaurito. Il periodo di osservazione prosegue in via precauzionale, così come l’attività delle unità di crisi». Allevatori piemontesi che già erano stati provati negli ultimi mesi prima dall'esplosione della peste suina, poi dal morbo della lingua blu che ha colpito ovini e bovini. Ora, ecco l'influenza aviaria scoperta a Chivasso. Dunque il focolaio, al momento, è circoscritto. L'allarme era scattato il 31 gennaio, quando nell'allevamento era stata registrata una elevata mortalità di polli. Il giorno successivo, dai test era arrivata la conferma: influenza aviaria. E come previsto dalla normativa, l'allevamento era stato subito sequestrato.

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