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Lavoro

Sciopero dei metalmeccanici a Ivrea: la lotta per il contratto nazionale continua

I lavoratori del Canavese e dell'Eporediese in sciopero per otto ore, richiesto nuovo contratto nazionale

Sciopero dei metalmeccanici a Ivrea: la lotta per il contratto nazionale continua

Foto presa dalla pagina Facebook di Fiom Cgil Torino

Questa mattina a Ivrea è cominciato un nuovo sciopero dei lavoratori metalmeccanici, un evento che ha portato di nuovo alla luce le tensioni tra le maestranze e la Federmeccanica. Un presidio, organizzato dai sindacati, si è svolto davanti alla sede dell'Unione Industriale di Ivrea, un luogo simbolico scelto per dare voce al dissenso delle lavoratrici e dei lavoratori contro le posizioni considerate oltranziste degli industriali.

Rocco Cutrì, segretario generale Fim Cisl Torino - Canavese

L'obiettivo principale della protesta è quello di riaprire le trattative per il contratto nazionale, una questione che tocca da vicino la vita quotidiana di molti lavoratori del Canavese e dell'Eporediese. "Oggi è stato un grande momento di lotta per riconquistare il contratto nazionale", ha dichiarato Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino. Le sue parole risuonano come un forte contrasto, che si va a schiantare contro il muro di indifferenza da parte della Federmeccanica.



La scelta di manifestare proprio davanti alle finestre di Confindustria Canavese non è stata casuale. È un messaggio chiaro e diretto: "La Federmeccanica fa orecchie da mercante", ha affermato Lazzi, sottolineando come l'associazione degli industriali sembri ignorare deliberatamente le difficoltà e le richieste che provengono dalle sue stesse fabbriche. Ma i lavoratori non si arrendono. La strategia sindacale prevede di intensificare gli scioperi, articolandoli azienda per azienda, per colpire i punti cardine: produzione e fatturato.

Foto presa dalla pagina Facebook di Fiom Cgil Torino

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