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Dietro le sbarre
21 Febbraio 2025 - 16:40
Due episodi di violenza in meno di 48 ore hanno scosso la casa circondariale di Ivrea. Due agenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti da detenuti, finendo entrambi in ospedale. Questi eventi, denunciati dall'OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), rappresentano solo la punta dell'iceberg di una condizione che, secondo il sindacato, è ormai insostenibile.
La prima aggressione si è verificata il 19 febbraio alle ore 10. Un detenuto di origini magrebine, nonostante il reparto fosse a regime chiuso, ha preteso di accedere al locale docce con le porte aperte. Al rifiuto dell'agente di polizia penitenziaria in servizio al primo piano, il detenuto ha reagito con violenza, afferrando l'agente per il collo e sferrandogli dei colpi al volto. Trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Ivrea, è stato dimesso con una prognosi di quattro giorni. Il secondo episodio è avvenuto il 20 febbraio alle ore 19.30, al terzo piano della struttura. Anche in questo caso, un detenuto di origine magrebina ha aggredito un agente, lamentando la stanchezza di rimanere chiuso in cella. L'agente è stato immediatamente soccorso e dimesso con una prognosi di tre giorni.
Il segretario generale dell'OSAPP, Leo Beneduci, ha espresso forte preoccupazione per la situazione all'interno del carcere di Ivrea. Da tempo il sindacato denuncia la totale anarchia che regna all'interno dell'istituto, con il personale abbandonato a se stesso. Il sottosegretario Andrea Delmastro aveva promesso l'arrivo di un comandante titolare, ma la parola non è mai stata mantenuta e la situazione, già critica, si è aggravata.
Beneduci ha lanciato un appello al ministro Carlo Nordio affinché prenda coscienza delle condizioni penose in cui opera il personale del corpo chiedendo con urgenza interventi immediati affinché la casa circondariale di Ivrea riceva il sostegno e le risorse necessarie per riportare la sicurezza all'interno della struttura.
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