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Un futuro per l’ex ospedale Mauriziano: sarà l’accademia degli chef piemontesi

La struttura sarà dedicata alla formazione nei settori della gastronomia, della ristorazione e della pasticceria

Un futuro per l’ex ospedale Mauriziano: sarà l’accademia degli chef piemontesi

Una “Food Academy regionale” al posto dell’ex ospedale Mauriziano di Lanzo. Questo il sogno che potrebbe presto diventare realtà, presentato dagli amministratori locali all’assessore regionale al Patrimonio, Gian Luca Vignale.

L’investimento per il progetto di riqualificazione del Lotto A della struttura è stato quantificato in un milione e 160mila euro. Di questi, un milione è stato finanziato con contributo regionale attraverso l’accordo di programma siglato nell’ottobre scorso a Torino.

La struttura per le sue caratteristiche e per l’ottimo collegamento con Torino, sia a livello stradale sia a livello ferroviario, si candida ad ospitare la Food Academy regionale ed un sistema articolato di spazi dedicati alla formazione ed al perfezionamento di giovani e adulti nei settori della gastronomia, della ristorazione e della pasticceria, con un accento particolare a formaggi, salumi, pasta fresca, grissini, torcetti e paste di meliga, vere specialità di Lanzo. Nell’ex ospedale dovrebbe sorgere uno spazio didattico, uno spazio formativo, laboratori, una biblioteca, una sala multimediale e per eventi, coworking, zona dei prodotti tipici, area di accoglienza, un giardino sensoriale, l’orto botanico e uno spazio outdoor.

«Siamo grati all’assessore Vignale per la vicinanza e l’attenzione - dichiara l’assessore del Comune di Lanzo, nonché ex sindaco, Ernestina Assalto - Il progetto di recupero dell’ex Mauriziano, grazie all’accordo di programma con la Regione, potrà aprire un nuovo capitolo: quello che vede un inizio di restituzione alla fruibilità dell’immobile, con spazi che nel tempo potranno essere gestiti da Enti o Confederazioni come Cna, Unito e Engimne».

Vignale è poi salito a Ceres, per incontrare il sindaco Davide Eboli e parlare con lui del futuro di Villa Broglia. L’ex colonia montana, infatti, verrà demolita. Residenza unifamiliare signorile in stile Art Nouveau, Villa Broglia è risalente ai primi anni del ‘900 ed è circondata da un grande parco in cui è presente anche una seconda villa o dependance più modesta dedicata alla servitù. Dal 2010 Villa Broglia è stata vincolata dalla Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino. La struttura della ex colonia alpina, invece, versa attualmente in grave stato di abbandono e si trova alle spalle della Villa provenendo dal centro paese.

La Regione e il Comune eseguiranno le opere che permetteranno di restituire alla comunità un’ampia area per ridisegnare la viabilità e lo spazio verde rinnovato. «La rigenerazione di nuovi spazi nel centro di Ceres presenta significativi vantaggi - spiegano l’assessore Vignale e Eboli - trasformare un’area in abbandono in un’occasione di riqualificazione per la Comunità di Ceres, dove Comune e Regione concorreranno al progetto di demolizione». «Successivamente all’abbattimento del rudere potremo recuperare gli spazi per una nuova viabilità. Per la piazza circostante e per l’antico edificio di Villa Broglio. Nuovi spazi a favore dei cittadini laddove oggi c’è uno stato di oggettivo abbandono», conclude il primo cittadino.

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